Lutto per suor Luigia, il ricordo del direttore della Rsa SS Annunziata di Firenzuola
FIRENZUOLA – Dopo che si è spenta a Savona suor Giovanna Chiarle, detta Suor Luigia (articolo qui), che è stata per oltre cinquant’anni in servizio alla Casa di Riposo SS. Annunziata di Firenzuola, per lei arriva il commosso ricordo di Gerarmando Randazzo, direttore della Rsa.
Cara Suor Luigia, anzi, Gigia, come ormai tanti, affettuosamente, erano soliti chiamarti. Anche stavolta non sei riuscita a stare troppo lontana dalla tua amata consorella Rosanna (articolo qui), che hai deciso di raggiungee in Cielo subito dopo la sua dipartita, ma sempre un passo indietro rispetto a lei che, gerarchicamente, era comunque la tua Superiora.
Ecco, in questo mio breve ricordo di te, e scusami se solo oggi ti do del tu ma è come se questo ennesimo lutto avesse eliminato le formalità, vorrei ricordare la tua umiltà e la tua ubbidienza che, però, ti rendevano, agli occhi di tutti, immensamente grande e destinataria di un amore infinito come raramente ho avuto modo di vedere in vita mia.
In queste ore di dolore per la tua scomparsa, mi sto chiedendo, infatti, cosa ti rendesse così speciale. E allora mi viene in mente il tuo sorriso, sempre presente sul tuo volto, che tu stessi bene o male: com’è che dicevi appena mi vedevi rientrare in RSA? “Eccolo, è tornato il sole!!!” Perché entrambi ben sappiamo come sia importante, in un luogo dove dolore e sofferenza si attraversano quotidianamente, essere portatori di un sorriso, di una luce, di una speranza.
E quando ritornavo a Scandicci cosa mi dicevi?
“Direttore, saluti il babbo e la mamma”. Sí, perché nessuno andava via dalla RSA senza un saluto, una parola, avevi sempre per tutti una frase, un augurio, una carezza.
Ti ricordi quando tre anni fa, all’inizio del mio incarico, si decise di festeggiare i tuoi 50 anni di permanenza a Firenzuola? E allorché il Comune doveva darti una speciale riconoscenza, accadde che un consigliere di minoranza, in sede di dibattito, si permise di dire pubblicamente che “tanto si sa che suor Luigia non è piu in sè”…?? Peste lo colse!!
Tirai fuori tutta la mia arte oratoria per difenderti e far capire al poveretto che nessuno più di te poteva considerarsi presente e lucida. Sí, perché un altro tuo dono erano la mitezza e la saggezza che – benché messi in stand-by mentre guardavi le partite di calcio della tua amata Juventus – erano invece baluardi a cui tanti di noi si sono rivolti nei momenti del dubbio e della necessità.
E ti ricordi le nostre risate quando intercettasti lo spot in cui un baldo giovane girava per casa senza veli e tu ne apprezzasti le doti estetiche, specie di quel “lato b” così perfetto? Solo una persona come te, che in quasi 95 anni di vita poteva davvero dire di aver visto di tutto, si poteva permettere il lusso di usare l’ironia come mezzo di dialogo ma soprattutto come prezioso strumento di cura.
Quante storie, quanti ricordi, quante avventure avremmo ancora da raccontare. La tua vocazione, la tua testimonianza di fede, la tua missionarietà sono ben raccontati nel video documentario di un anno fa “Servire per Amore” dove tutti ricordiamo il racconto di te che, da giovane suora, vendevi il più possibile allo straccivendolo per recuperare i denari necessari per acquistare i Kinder per i nonnini.
Il nostro è stato un tempo piccolo, in cui ci siamo conosciuti, in cui abbiamo condiviso quotidianità e spazi, in cui ci siamo donati la nostra fede ed il nostro servizio. Ma sono stati due anni intensi e fecondi di tanta ricchezza spirituale, di tanta generosità umana, di tanta esperienza e forte testimonianza.
Oggi l’animo è profondamente triste, ma paradossalmente è leggero perché vive in una gioiosa certezza: che sei scappata subito in Cielo perché non vedevi l’ora di raggiungere Rosanna affinché, anche da lassù, possiate continuare a sorridere insieme di noi e con noi ma, soprattutto, a vegliarci, a custodirci, a sostenerci, ad avvolgerci con la vostra incessante preghiera e ad amarci in maniera pura ed assoluta come avete fatto in tutti questi anni vissuti insieme.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Settembre 2024