Manca poco al Canta’Maggio. Barberino si prepara per il suo palio
BARBERINO DI MUGELLO – Le giornate sono più luminose. Il paesaggio si riempe di colori.
La sera basta una felpa per stare fuori.
Manca poco a Maggio, ma tutti sono già fuori, chi di fronte ad un campino a tirare una fune, chi corre per la piazza con una padella in mano, chi spinge una botte cercando di non farla sbandare, chi guarda e studia le traiettorie di un carretto fatto di legno. Nell’aria c’è attesa e fibrillazione, tutti sembrano molto indaffarati.
Non siamo in un film di Troisi, o in un universo parallelo, ma a Barberino, alla vigilia del Canta’Maggio, festa tradizionale popolare che quest’anno si terrà dal 5 al 8 di maggio.
La manifestazione in numeri?
Cinque rioni: Centro Storico, Badia, Girandola, Giudea, La Pesa.
Quattro giorni di festa con giochi e punti ristoro nei vari rioni.
Un Palio, la bellezza della competizione e infine un solo vincitore.
Dal giovedì sera aperitivo in Badia, benedizione del Palio e gioco goliardico dei Ciuchi.
A seguire, la serata nel rione La Pesa con la gara della Sfoglia e uno spettacolo con Lorenzo Baglioni, comico/cantante italiano.
Si prosegue il venerdì con l’aperitivo presso il Centro Storico, il Martinaccio, primo gioco del palio, e subito dopo il secondo gioco: il Tiro della Fune femminile in Girandola, che concluderà la serata con animazione e dj-set. Il sabato pomeriggio il rione Badia darà luogo alla gara dei carretti allo sterzo e intratterrà la popolazione con un aperitivo durante il quale si esibirà la cover band di Vasco Rossi, La Combriccola del Blasco. Il sabato sera si terrà il Tiro alla Fune maschile, presso il rione Giudea, che concluderà la serata con animazione e dj-set.
La domenica, giorno conclusivo della manifestazione, si terrà l’ultimo gioco: la Corsa delle Botti in Piana, nel frattempo tutte le vie di Barberino saranno occupate da un mercato straordinario, il pomeriggio verrà assegnato il Palio al rione vincitore, e la sera concluderanno la festa con canti tradizionali i Maggiaioli, pionieri della festa.
La manifestazione è ad oggi, una delle più attese nel territorio barberinese. Il fatto che sia in continua evoluzione dimostra quanto i ragazzi che fanno parte del Comitato Canta’Maggio portino avanti di anno in anno un lavoro encomiabile, non solo a livello organizzativo, ma soprattutto per lo spirito e la passione che riescono a trasmettere agli altri.
Chiedere ad un barberinese cosa sia il Maggio è come chiedere ad un tifoso perchè ama una squadra piuttosto che un’altra.
Il Maggio è passione, è spirito di appartenenza e condivisione. Il Maggio avvicina le persone, porta la popolazione ad un confronto generazionale che altresì non avverrebbe.
Il Maggio è più di un Palio, più di una polemica, più degli scherzi, dei cori.
Il Maggio è la nostra tradizione, ed è per questo che va difesa e trasmessa alle generazioni future.
Alessia Magaldi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 aprile 2016