Marco Giovannini: “Pd poco democratico, maggioranza che non coinvolge. E lascerò i Cinque Stelle.”
BORGO SAN LORENZO – Marco Giovannini, capogruppo dei Cinque Stelle a Borgo San Lorenzo ha un tono deluso, quando parla della sua esperienza politica in Consiglio comunale. Una delusione su più fronti, anche rispetto al Movimento del quale fa parte. Giovannini infatti sta pensando di lasciare i Cinque Stelle.
“Faccio parte del Movimento dal 2014 – dice amareggiato – quando era davvero il Movimento Cinque stelle e avevamo a cuore il volere del popolo. Io non mi rispecchio più nel partito attuale, né a livello romano, né a livello locale. Sul piano nazionale siamo diventati un partito come tutti gli altri: eravamo contro il finanziamento pubblico ai partiti, ora Conte lo vuole, e i pezzi grossi si sistemano come fanno tutti gli altri politici. E a livello territoriale le decisioni che stanno prendendo non mi vedono concorde. Sì, sto pensando di lasciare i Cinque Stelle”.
Ma Giovannini è deluso anche della politica locale. “In Comune l’esperienza non è stata molto positiva. Ho toccato con mano che chi vince comanda, e agli altri lascia pochissimo spazio. La maggioranza e la giunta condividono solo quando fa comodo, e in molti casi non lo fanno.
Purtroppo il partito che da sempre ci amministra è un partito che di democratico ha ben poco. Io sono abituato a condividere le idee e rendere partecipi. Purtroppo in Consiglio si discute, si vota, tutti alzano la mano e stop. Mi son sentito come uno scolaretto che è lì a scaldare la seggiola. Il maestro non ti interroga, non ti fa fare i compiti. Che tu ci sia o non ci sia cambia poco”.
Qualche soddisfazione comunque Giovannini l’ha avuta. “E’ comunque un’esperienza interessante. Ed è stata una nostra iniziativa quella di trasmettere i lavori del consiglio comunale, consentendo a tutti i borghigiani interessati di poterli seguire. Questo per me è un motivo di soddisfazione”.
Ma prevale la delusione, su tante cose il capogruppo dei Cinque Stelle non è stato d’accordo: “Io la democrazia la intendo in altro modo, e se l’opposizione fa notare delle cose è giusto confrontarci, se un consigliere porta le lamentele del paese va ascoltato, invece loro sono sempre andati avanti per la loro strada.”
Esperienza chiusa, quella di Giovannini? Il “Gesa” non chiude del tutto la porta: “Ci fosse una lista civica davvero libera, nella quale le decisioni vengono prese liberamente, non come le liste che ci sono state finora, sempre schiacciate sul Pd, se ne potrebbe ragionare. Per le elezioni di giugno mi guardo intorno. Personalmente ci sono cose di sinistra che mi piacciono, cose di destra che non mi convincono. Ma qui a Borgo bisogna cambiare, e preferisco appoggiare liste di centrodestra. O anche una lista civica che se anche appoggia la maggioranza, è in grado di avere una sua testa, di avere autonomia, senza dover dire sempre di sì. Sì, vorrei un gruppo dove il volere dei Borghigiani pesa di più rispetto al volere della politica”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Gennaio 2024