Marradi, terra di musicisti
Poteva sembrare un po’ autocelebrativo il “Marradi Awards 2014”: marradesi che premiano marradesi, e di solito non è bello dirsi bravi da soli.
Ma dopo la serata questi pensieri critici non hanno trovato più posto. Perché quei personaggi premiati sono proprio bravi, e brava è anche l’associazione promotrice, la “Compagnia Per non perire d’inedia” che, insieme al Comune, ha promosso l’evento. Bravi e di livello anche negli allestimenti, perché con qualche accorgimento e luce ben appropriata, ha trasformato il brutto mercato coperto di Marradi, dove lo spettacolo è stato trasferito all’ultimo momento causa rischio di maltempo, in una location di tutto rispetto.
Il riconoscimento al talento artistico è andato a tre musicisti. E non è un caso che si sia voluto iniziare dalla musica. Perché a Marradi c’è una bella e ricca tradizione musicale. Perfino sorprendente. Tanta gente che suona, e che suona parecchio bene. E poi a Marradi c’è uno studio di prove e di registrazione ben gestito e molto utilizzato, e gli eventi musicali sono frequenti.
Gli organizzatori hanno voluto richiamare la storia della tradizione musicale marradese, quella che prende avvio già fin dagli anni 20, con Anacleto Francini, librettista di opere e autore, con lo pseudonimo “Bel Amì”, di spettacoli di rivista per grandi comici come Macario, Totò e Wanda Osiris, nonché autore del testo della celebre canzone “Creola”. Tradizione che ha anche nel corpo bandistico “Luca Fabbri”, presente da oltre cento anni, un elemento importante.
Ma anche negli ultimi decenni i marradesi si son dati da fare su tastiere, fiati e strumenti a corda. Per non disperderne memoria ha operato per qualche anno, poi confluita in “Non perire d’inedia”, un’associazione “Musicaimpronta”, che ha raccolto –qualche volta varrà la pena raccontare nel dettaglio questa esperienza- la storia, le formazioni musicali, le immagini, della Marradi musicale, specialmente quella degli anni ’60-’70.
Ecco allora i “Marradi Awards” di quest’anno. Il sindaco ne ha sottolineato l’importanza e il significato, Amos Fabbri ha chiamato sul palco i premiati.
Ha cominciato con Angelino Cappelli, vero filo conduttore di tutto quello che riguarda la musica a Marradi: fondatore e animatore di complessi e gruppi, “costruttore” e gestore della sala prove/incisione, allestita presso la stazione ferroviaria marradese,talent scout di giovani musicisti, bassista sopraffino e geniale, sempre presente sul palco quando c’è da fare buona musica, tecnico del suono di grande competenza, e perfino liutaio, capace di costruire bassi, capolavori di liuteria –pezzi unici, tecnicamente innovativi, a 4, 5, 6 e 7 corde-, che ha fornito e fornisce a importanti musicisti di livello nazionale.
Poi si è proseguito con Gianmaria Randi, giovane ma già quotato sassofonista, con tante e prestigiose collaborazioni, e una forza una pulizia di suono e una ricchezza d’interpretazione fuori dal comune.
Per concludere con Fabio Sartoni, che con la sua batteria e i suoi ritmi travolgenti è salito su palcoscenici di gran livello, da quelli di Pavarotti & Friends, agli studi televisivi del Roxy Bar, ai concerti di Pausini e Jovanotti.
Non è mancata neppure, durante la serata, una parentesi teatrale di rilievo. I premi infatti li ha consegnati Ugo De Vita, che ha regalato al numeroso pubblico presente due letture di grande bellezza.
Poi la parola è passata alla musica: con i tre musicisti marradesi che hanno dimostrato di meritare ampiamente il riconoscimento ricevuto. Si sono divertiti e hanno divertito, proponendo un repertorio fusion, impeccabile e trascinante, e che ha lasciato spazio a virtuosismi e assoli da applausi.
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, agosto 2014