”Marradi torna protagonista”: l’anno passato e uno sguardo al futuro secondo il sindaco Triberti
MARRADI – Un anno non facile, ma con numerose iniziative e progetti, per il Comune di Marradi. Che nella prossima primavera tornerà alle urne per eleggere sindaco e consiglio comunale. Dell’anno appena trascorso e delle prospettive per il futuro parliamo, in questa intervista, con il sindaco Tommaso Triberti.
Nel 2022 Marradi è stata più volte nelle cronache, soprattutto per due temi: la crisi della fabbrica dei marroni e l’ottenimento di una serie di finanziamenti, alcuni anche cospicui.
Che anno è stato? Intenso, pieno di timori e soddisfazioni. Questi temi ci hanno impegnato molto a partire dal presidio in pieno periodo covid o la complessità per partecipare ai bandi dove c’era l’opportunità e dovevamo provarci, dal Bando Borghi alle strutture sportive o alle varie riqualificazioni. Ma c’è stato molto altro, i problemi sulla sanità e i trasporti o gli aumenti indiscriminati dei costi ma anche le scelte fatte con determinazione come ad esempio l’aumento dei posti al nido che aiuteranno il progetto 0-6 a partire e renderanno la nostra scuola un’eccellenza. Insomma un anno senza dubbio impegnativo.
Rimaniamo un attimo sulla Fabbrica. Dalla paventata chiusura dello stabilimento si è passati a una fabbrica che ora è aperta. Soddisfatti? Ricordo quando ci comunicarono la notizia, in un attimo tutto si offuscò. Oggi guardi indietro e vedi tutto con occhi diversi: i mesi del presidio, i “tanto ormai” che leggevi e che ti risuonavano in mente, i tavoli di crisi. Quando sembrava di fare un passo in avanti e ne facevi due indietro. Non posso però dimenticare cos’ha rappresentato per il nostro paese, la paura iniziale e la grande forza, in primis delle lavoratrici e poi di tutta la comunità e di chi c’è stato vicino. La consapevolezza del ruolo che Marradi può e deve avere. Tirando le somme per essere chiari posso dire che se qualcuno ci immagina rassegnati al fatto che il marron glacè non sarà più prodotto a Marradi, non ci conosce affatto. Il tema è: oggi non c’è più un prodotto importante ma c’è una fabbrica fondamentale, quando non doveva più esserci, ed è una fabbrica che guarda al futuro perché ora è possibile farlo.
È notizia di pochi giorni fa il finanziamento dello svuotamento dell’invaso dell’Annunziata. Lo hai presentato come regalo di Natale e dai commenti si è percepita l’importanza di questo intervento per i marradesi. Cos’ha di speciale? Una grande soddisfazione perché ci lavoravamo da tempo. Ovviamente non risolve tutti i problemi di Marradi ma è il simbolo di un progetto per la sicurezza del territorio, atteso, richiesto, sul quale ormai in tanti si erano rassegnati e che alla fine riusciamo a realizzare. La fotografia del lavoro fatto sottotraccia e che con fatica arriva a compimento
Quindi è andato tutto bene…? Magari! C’è sempre qualcosa che non sei riuscito a fare o bisogni a cui non sei riuscito a rispondere e che te li senti addosso. Finanziamenti mancati o lavori, come ad esempio alcune asfaltature, che abbiamo dovuto rimandare a primavera. La macchina comunale sottodimensionata e la grande fatica a reperire il personale per un comune come il nostro, anche se devo davvero ringraziare i dipendenti perché hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Insomma, non ci si potrà mai dire totalmente soddisfatti, c’è sempre una nuova sfida per la quale mettersi in gioco.
Ormai dopo due mandati dovresti conoscere bene problemi e possibilità di miglioramenti del tuo paese. Cosa manca a Marradi? Ci sono stati segnali importanti, da un’azienda che ha aperto e un’altra che aprirà a settimane ma anche servizi che tornano come l’ufficio per l’impiego che riaprirà dopo anni o qualche altra buona notizia che diremo a breve, appena sarà ufficiale. Non direi cosa manca ma su cosa si deve continuare a lavorare. Intanto deve partire la gara per la Casa della Salute al San Francesco dov’è praticamente tutto pronto e abbiamo avuto le rassicurazioni del Presidente Giani ma soprattutto c’è la necessità che cambi, su sanità, trasporti, scuola e non solo, l’attenzione per le aree più fragili. Perdere un medico in montagna non è come perderlo altrove. Questo è un lavoro che non compete a noi ma faremo la nostra parte fino in fondo come abbiamo sempre fatto
Qual è il tuo giudizio sull’Unione dei Comuni dopo 10 anni da Sindaco? Cose positive e altre meno, sembra sempre la grande incompiuta. Al netto delle oggettive difficoltà, tutti insieme avremmo potuto fare molto di più, in questo mi ci metto per primo. A mio avviso però, la vera sfida dell’Unione dei Comuni dovrebbe essere quella di mettere insieme il personale che, se mancante, diventa forse uno dei problemi maggiori, specialmente nei piccoli comuni. In questo modo sarebbe possibile mantenere l’autonomia amministrativa, ma con il personale messo a sistema si potrebbero sostenere i piccoli comuni con personale qualificato e costruire sempre più organicamente un disegno d’insieme del territorio, come la politica sta già cercando di fare, vedi l’agenda Mugello 2030. So che è una sfida complicata ma vale la pena iniziare a lavorarci, coinvolgendo ovviamente le categorie sindacali, visto che abbiamo anche una buona base di partenza non distante da noi da cui partire come l’Unione dei Comuni della Romagna faentina.
Sulle fusioni tra comuni invece cosa ne pensi? Credo si dovrebbe concretamente approfondire caso per caso. Non sono mai stato un fan delle fusioni tra comuni o meglio, non a tutti i costi. Alcune hanno senso e ne abbiamo degli ottimi esempi vicino a noi come Scarperia e San Piero, altre molto meno. Deve essere la conformazione geografica a spingere alla fusione, non un incentivo economico che poi ovviamente finisce.
La linea ferroviaria Faentina è un altro tema sempre presente nel dibattito, spesso con connotati negativi. Per Marradi tra l’altro si tratta di un collegamento fondamentale… Come è la situazione? Esatto, per noi si tratta di un servizio fondamentale e ci tengo a ribadire una cosa che troppo spesso viene dimenticata, ovvero che la linea Faentina è Firenze-Faenza, e non solo Borgo-Firenze. In ogni caso così non va e dispiace trovarsi a dire sempre le stesse cose. L’ultimo episodio, quello dei bus sostitutivi tolti da un giorno all’altro rappresenta perfettamente la precarietà della linea. In questo caso ci abbiamo lavorato, assieme ai pendolari, e alla fine in poco tempo si è risolta ma queste cose non devono succedere. Dovrebbe essere un servizio efficace per i cittadini e per i turisti, e invece non lo è perché con questa precarietà ormai abituale alla fine chi si deve spostare per esigenze di vita quotidiana prende la macchina, e queste è una sconfitta e un problema per il futuro. Ovviamente non è una questione unicamente nostra ma dell’intero territorio e per questo si deve continuare a muoversi insieme, per questo ci tengo a ringraziare l’assessore dell’Unione Paolo Omoboni per il lavoro che sta svolgendo e che continueremo a fare. So bene che è sempre più complicato lavorare insieme ma chi si isola perde sempre. Alcune novità sembrano esserci come la posizione netta del Presidente Giani o i lavori infrastrutturali che stanno proseguendo o altro, noi continuiamo a lavorare e valuteremo alla prova dei fatti. La sintesi è semplice, servono più corse, puntuali e capienti.
Infine, in primavera il tuo comune andrà alle elezioni. Qualche mese fa ti è stato chiesto di ripresentarti da parte di PD e Italia Viva. Hai deciso? In questi 10 anni si è lavorato tanto con un gruppo speciale e i risultati sono arrivati. Credo che sia fondamentale per Marradi proseguire in questo solco per il rilancio del nostro paese che oggi ha riconquistato un ruolo centrale nel territorio. Le rivoluzioni vere si fanno con l’impegno e il lavoro quotidiano, passo dopo passo. Detto questo sulla richiesta vediamo, i dubbi non sono certo l’amore verso il mio paese anzi, ci tengo a ringraziare i tanti che me lo hanno chiesto perché è un attestato di stima e affetto che mi ha davvero colpito. A breve decideremo, intanto ci vediamo il 4 febbraio per raccontare il lavoro di questi 10 anni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Gennaio 2022