Maxi rissa Casellina – Fortis Juventus: le parole del Direttore Sportivo biancoverde Matteo Tantulli
BORGO SAN LORENZO – A più di una settimana dalla maxi rissa scoppiata nella gara Casellina – Fortis Juventus (articolo qui), il Direttore Spirtivo della società borghigiana Matteo Tantulli ha deciso di rompere il silenzio in merito al brutto episodio. “Partiamo dal presupposto che quello che è successo va condannato. La società ha chiesto scusa ai ragazzi ed alla società del Casellina e alla Federazione per il bruttissimo episodio. Fino ad oggi non abbiamo voluto rilasciare dichiarazioni perché pensiamo che quando succedono fatti del genere sia meglio punire i responsabili che parlare. In più abbiamo affidato la nostra posizione per un ricorso ad un avvocato, per fare chiarezza in merito a quanto scritto dal Giudice Sportivo su segnalazione dell’arbitro della gara. Non ci tornano molte cose, come ad esempio il fatto che alcuni giocatori, che hanno preso parte, secondo la ricostruzione, al parapiglia erano a fare la doccia o addirittura in tribuna. Ripeto, è stata una scena bruttissima e la condanniamo, ma pretendiamo chiarezza. E non abbiamo nulla contro la società del Casellina, con la quale ci sentiamo quotidianamente: anche a loro non tornano alcune cose scritte dal Giudice Sportivo. Tra l’altro tra due sabati con gli Allievi della Fortis torneremo su quel campo e ci siamo già organizzati per fare un ‘terzo tempo’, come nel rugby, tutti insieme, proprio nell’ottica di fare più fatti che dichiarazioni”.
Per quanto riguarda proprio la decisione del Giudice Sportivo, l’arbitro della gara in epigrafe riferisce, nel proprio rapporto, di aver interrotto definitivamente l’incontro al 42′ del secondo tempo, ritenuta l’impossibilità di portarlo a termine a seguito di una rissa accesasi in campo ”tra i componenti delle due squadre ”con la conseguente applicazione della regola 3 del ”regolamento del giuoco del calcio” che prevede che ”nessuna gara potra’ iniziare o proseguire se l’una o l’altra squadra dispone di meno di sette calciatori”. Tutto ciò premesso osserva il G.S.T. che dagli atti ufficiali, che costituiscono prova privilegiata in ordine al comportamento tenuto dai tesserati in occasione dello svolgimento delle gare, emerge con chiarezza che l’incontro in esame è stato sospeso perché il generale coinvolgimento delle due squadre in una rissa, ha impedito all’arbitro di proseguirlo. Con i provvedimenti adottati in separata ma contestuale parte del presente comunicato ufficiale, è stato sanzionato il comportamento dei componenti le due squadre che si sono cimentati in reciproci atti di violenza, che per la loro intensità e persistenza, hanno determinato la decisione dell’arbitro di sospendere definitivamente lagara. Ai fini che qui rilevano, non ha eccessiva importanza l’attribuzione del momento genetico dei fatti, dal momento che la partecipazione allo scontro è stata generalizzata e ha determinato appunto l’impossibilita’ di una prosecuzione del giuoco. Deve ricordarsi inoltre che la rissa, come altre volte questo G.S.T. ha avuto modo di statuire, consiste in una generalizzata colluttazione che determina l’eccitazione degli animi dei litiganti, mossi tutti dallo spirito di aggredirsi e di offendersi, oltre che dallo scopo di difendersi reciprocamente. È appena il caso di aggiungere che per quanto attiene alla valutazione discrezionale rimessa all’Arbitro circa la possibilità di continuare la gara in condizioni di regolarità si deve osservare che nella fattispecie concreta, la sospensione della gara deriva automaticamente dalla riduzione, per effetto delle conseguenti espulsioni, dei calciatori delle due squadre ad un numero inferiore a sette, numero ritenuto dalla F.I.G.C. in base alle Regole del giuoco del calcio, quello minimo consentito, in modo da rendere non rilevante ed inopportuno, nel caso in esame, l’adozione delle formalità di notifica dei provvedimenti di allontanamento dal campo. Ne consegue la legittimità dell’interruzione anticipata dell’incontro e l’opportunità quindi del successivo provvedimento di punizione sportiva della perdita della gara a carico di entrambe le Società. Per questi motivi Il Giudice Sportivo Territoriale presso il Comitato Regionale Toscana, infligge ad entrambe le società la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3 (Art. 17 comma 1 e 2 C.G.S.) nonché l’ammenda di Euro 200,00 (Duecento/00) con diffida”.
Di seguito l’elenco dei giocatori squalificati
Squalifica per sei gare
Kante Alioune Badara (Casellina)
Per aver colpito con un violento pugno al volto un calciatore avversario, facendolo cadere a terra immobile per qualche secondo. La sanzione viene determinata anche in ragione della estrema pericolosità del gesto in relazione alla parte del corpo colpita. A causa delproprio comportamento scaturivano in campo gravi incidenti tra tesserati.
Bado Ricard (Fortis Juventus 1909)
Per essersi precipitato nella zona ove era scoppiata la rissa ed aver tirato un calcio alla testa ad un calciatore avversario che in quel momento si trovava a terra. La sanzione è determinata anche in ragione della estrema pericolosità del gesto, in relazione alla parte del corpo colpita.
Squalifica per quattro gare
Uzariaga Jacha Andree Alessand (Casellina)
Per aver colpito ripetutamente, con calci e pugni, diversi calciatori avversari.
Pierottoli Pietro (Fortis Juventus 1909)
Per aver colpito ripetutamente, con calci e pugni, diversi calciatori avversari.
Squaifica per due gare
Bernocchi Matteo, Berti Matteo, Ciaccheri Mattia, D’Errico Gianluca, Formisano Matteo, Greppi Matteo, Palmerani Giulio, Pishinxa Giuliano, Plavci Fatmir, Pratesi Niccolò (Casellina)
Per aver partecipato attivamente ad una rissa sul terreno di gioco.
Campagna Matteo, Dangino Andea, Dagnogo Moussa, Gori Fabio, Laajal Zaccaria, Pieri Giulio, Pini Leonardo, Romanelli Giulio, Scarpelli Pietro, Susini Niccolò (Fortis Juventus 1909)
Per aver partecipato attivamente ad una rissa sul terreno di gioco.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 febbraio 2019
Tantulli, che ricorso e ricorso,la vogliamo dire tutta, per chiarezza, come è andata?
E’ vero che tra gli squalificati ci sono giocatori che erano a fare la doccia o in tribuna, ma è altrettanto vero che ci sono altri calciatori che hanno partecipato alla rissa, mandato all’ospedale a suon di cazzotti un dirigente del Casellina e non sono stati squalificati.
Mi sarei aspettato da una società storica come la Fortis 1909 di fare mea culpa, SILENZIO, e dare una punizione esemplare (in aggiunta a quella inflitta dal giudice sportivo) A CHI HA PARTECIPATO FATTIVAMENTE ALLA RISSA E INVECE…… E’ proprio vero che i signori e l’educazione di una volta non ci sono più. Saluti
Luigi, Sentendo le voci (sportivi e non sportivi) per Borgo e paesi limitrofi e nientepopodimeno a Firenze, in molti ti danno ragione.
Questo calcio non è da esempio per i giovani.
Ma non vi vergognate? Una squadra chiede scusa e manda i suoi ragazzi a fare i servizi sociali e voi fate ricorso.
Senza parole. Pessimo esempio.