Messa in sicurezza a Dicomano: tagliati oltre 50 pini, e gli abbattimenti continuano
DICOMANO – Tante sono state le polemiche degli ultimi anni che hanno visto come protagonisti proprio gli alberi che circondano e ormai fanno parte della memoria visiva dei nostri centri abitati.
Tra gli alberi “incriminati” la specie più diffusa è il “pino marittimo”. Proprio il pino, specie caratteristica di tutta la regione Toscana e in notevole presenza lungo le coste, ma anche nei nostri borghi e paesini, spesso causa problemi al manto stradale per la fuoriuscita delle radici in superficie. E che a causa delle forti raffiche di vento e dei cambiamenti climatici degli ultimi anni, hanno causato gravi danni. Ecco perché negli ultimi due anni le amministrazioni pubbliche hanno deciso di completare il “taglio” delle varie tipologie di piante. A Dicomano si è cominciato dopo il grave danno di un cedro caduto su un’abitazione in piazza Trieste e quelli poi ad un auto colpita in viale Mazzini (articolo qui) e da allora sono scomparsi dalla vista dei dicomanesi: i due famosi cedri del Libano che decoravano piazza della Repubblica e piazza Trieste dagli anni’ 50, i pini che adornavano viale Don Bosco che va verso la Pieve da via Fabbri e un tratto della provinciale 556, fino agli ultimi arbusti proprio di viale Fabbroni che porta al “ponte di Celle”.
Il taglio degli alberi come da accordi con la Città metropolitana è stato realizzato a carico del comune, mentre la Città metropolitana ha provveduto all’inserimento del nuovo guard rail e la successiva riasfaltatura. “Subito dopo – si sottolinea in una nota- il comune provvederà al reinserimento di nuove alberature ma su un solo lato della via con essenze – così viene specificato – più adatte al clima. All’interno del programma di messa in sicurezza del territorio il consiglio comunale ha ratificato una convenzione con la Città metropolitana di Firenze per la manutenzione delle alberature lungo la provinciale 556 a Contea e all’interno del Parco dell’Albereta”. Spiegano così il sindaco Passiatore e l’Assessore all’Ambiente Tommaso Capretti: “I pini sono essenze arboree poco adatte ai nostri climi e la sicurezza delle persone deve avere il primo posto. Sono interventi molto onerosi ma le piante in molti casi verranno sostituite con alberi più adatti al nostro contesto. Si cercherà di coniugare il valore paesaggistico delle piante alla sicurezza dei cittadini. Quindi anche in questo caso si provvederà al taglio degli alberi pericolosi e ne saranno ripiantati di nuovi”.
La cittadinanza si è schierata a volte favorevole e altre molto contraria, e sui social è apparsa l’accusa “di aver tagliato anche tante specie completamente sane”.
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© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 aprile 2016