Il nuovo Forteto si dà nuovi obiettivi
VICCHIO – L’assemblea dei soci della Cooperativa Il Forteto ha eletto all’unanimità un nuovo consiglio di amministrazione. Al voto non hanno partecipato i soci condannati in primo grado nella vicenda giudiziaria. E sono entrati nel cda due figure esterne, Carlo Bossi, avvocato civilista, ed Enrico Ricci, già sindaco di San Piero a Sieve e a lungo presidente di Agriambiente.
“Voglio dare il benvenuto in Cda ai due nuovi membri esterni, figure di indiscutibile valore morale e professionale – ha dichiarato Ferdinando Palanti, confermato presidente – come annunciato, procediamo sulla strada del rinnovamento. Il nuovo corso si sta strutturando intorno alla necessità per la cooperativa di recuperare il fatturato perso nell’ultimo triennio e all’imperativo di garantire le migliori condizioni di lavoro possibili per tutti i soci e dipendenti”.
La cooperativa agricola Il Forteto è stata costituita nel 1977. Attualmente i soci risultano 101 di cui 63 lavoratori, 38 conferenti di prodotto. 40 sono i dipendenti non soci. E’ un importante soggetto di filiera dell’allevamento ovino in Toscana, lavorando il latte prodotto da 50mila capi per un totale di 5,5 milioni di litri, compreso anche quello bovino. L’allevamento bovino è fatto in stalle con stabulazione libera/stato brado nella buona stagione con 200 capi di razza Chianina. Sul territorio della cooperativa viene curata la parte boschiva per la produzione e vendita di legname e cippato e ci sono coltivazioni di meleti, di prati per il pascolo e di cereali come grano, orzo da foraggio e per la produzione di birra, erba medica e per alimentazione del bestiame.
Nel 2015 il fatturato è stato di oltre 12 milioni di euro, con una perdita di esercizio pari a 1,7 milioni di cui 1,5 milioni di risarcimento di alcune parti offese del processo, riconosciute dal Tribunale di Firenze. Sul mercato nazionale è stata registrata una certa difficoltà per i prodotti caseari “freschissimi” per la forte concorrenza di offerte a basso prezzo. Per quanto riguarda l’esportazione, che rappresenta il 45,6% del fatturato del caseificio e il 36% dei ricavi complessivi, ha avuto un aumento del 5,5%.
Nel corso dell’assemblea Palanti ha annunciato alcune azioni volte a completare il processo di separazione della cooperativa dalla comunità e ha illustrato le linee guida per il programma di mandato, che si pone l’obiettivo di riorganizzare la cooperativa per “adeguare la produzione agli attuali scenari di mercato e valorizzare l’attività economica, il tutto tenendo in primo piano la qualità del clima aziendale”. Una nuova riorganizzazione quindi che sarà basata su un maggiore coinvolgimento dei soci nelle scelte strategiche e sull’affidamento della gestione operativa dell’attività imprenditoriale ad una struttura di management competente e qualificata. La formazione del personale sarà una priorità della nuova gestione e sarà considerato indispensabile l’innovazione dei mezzi di produzione e dei supporti tecnologici ed informatici.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 aprile 2016