Il Ministro Bonafede a Il Forteto. Il commissario Marzetti: “I nomi del nuovo consiglio verranno dal territorio”
VICCHIO – Ieri 1 aprile nella sala didattica della cooperativa “Il Forteto” a Vicchio si è svolta la conferenza stampa del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con il commissario della struttura Jacopo Marzetti.
“Questo è uno dei momenti più emozionanti da quando sono Ministro della Giustizia – ha detto Bonafede – le vicende de Il Forteto le ho conosciute per la prima volta sei anni fa, il primo giorno che entrai in Parlamento. Ad ogni pagina che veniva fuori dalla tragedia mi chiedevo sempre ‘Come è stato possibile?’. E la pagina successiva era sempre peggio di quella precedente. Poi nel luglio 2015 arrivò una mozione in Parlamento. La cosa bella fu che era firmata da tutte le forze politiche, con l’eccezione di quella che governava in quel momento. Avevamo deciso di unirci perché, quando si parla di abusi su bambini che venivano accompagnati proprio dallo Stato dentro l’inferno del Forteto, non ci doveva essere colore politico. Quel giorno ho scoperto quanto potesse essere cinica la Politica, quando decide di proteggere anche ciò che non può essere protetto, secondo un comune senso di umanità. La mozione fu rigettata. Semplicemente si chiedeva che venisse valutato un commissariamento, non si imponeva niente, e che venisse istituita una commissione d’inchiesta. Perché c’erano soltanto due modi in cui lo Stato poteva chiedere scusa alle vittime. Facendo luce su quello che era successo e interrompendo qualsiasi legame con il passato. Ci fu detto che la questione era politica e che non si poteva accogliere la mozione. Quello fu per me uno dei giorni più brutti da parlamentare della Repubblica Italiana. Quando siamo andati al Governo, ho subito parlato con il Ministro Di Maio e, nel giro di pochi mesi, è arrivato il commissario. Per noi era una priorità perché le prime condanne risalgono al 1985. Lo Stato doveva svegliarsi nel 1985 ed oggi siamo nel 2019. Il commissariamento è stato portato avanti dal Ministero dello Sviluppo economico, ma sento di dover essere qui come Ministro della Giustizia. Perché era proprio il Tribunale che accompagnava le vittime al Forteto. Da oggi quando si vedrà un prodotto di questa azienda, si dovrà pensare ad un luogo in cui lo Stato ha deciso di fare ad un certo punto giustizia”.
Sergio Pietracito, presidente dell’Associazione delle vittime ha commentato: “Per noi questo è un sogno. Ora deve nascere una cooperativa sana. Su questo noi faremo la nostra parte”.
“I prossimi passi – ha detto Marzetti – saranno continuare a tutelare l’attività produttiva e porre attenzione su alcuni punti e questioni su cui ho acceso un faro, perché bisogna vedere se ci sono altri soggetti coinvolti. Unire l’attività sociale a quella economico-commerciale è stato un lavoro difficile, ma con la squadra stiamo procedendo. Il consiglio verrà rinnovato. Il metodo che abbiamo scelto sarà quello di sentire coloro che sono gli attori di questo percorso, in particolare i sindacati e le associazioni di categoria. E anche l’Associazione delle vittime. Il tutto rispettando, nei nomi che verranno, una certa territorialità. Ad esclusione degli organismi di vigilanza, che vorrei fossero esterni”.
Marzetti ha reso noto che ritirerà tutte le querele fatte dalla vecchia gestione per diffamazione nei confronti di consiglieri, deputati e giornalisti. “Per me – ha detto Marzetti – chi ha ricevuto denuncia per aver parlato dei fatti de Il Forteto, dovrebbe avere una medaglia d’onore (articolo qui)”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 aprile 2019