Modifiche al trasporto pubblico di San Piero a Sieve, commercianti e residenti sempre più preoccupati. Indetta un’assemblea
SCARPERIA E SAN PIERO – I commercianti sono molto preoccupati per le pesanti ricadute economiche legate alle modifiche del trasporto pubblico in Mugello. Succede a San Piero a Sieve, dove, a seguito della soppressione di ben otto fermate dei bus di linea (articolo qui) nel dicembre scorso, gli imprenditori hanno sostenuto la petizione spontanea ideata da alcuni cittadini per chiedere all’amministrazione comunale il ripristino della vecchia situazione.
Di firme ne sono state raccolte in breve tempo circa 1.300. “Segno evidente che il problema esiste ed è sentito da tutti – commenta Federica Ficozzi, titolare di un ristorante e presidente della delegazione territoriale Confcommercio di San Piero a Sieve – è sentito dai residenti, soprattutto dagli anziani e dagli studenti più giovani, che ora si trovano a dover raggiungere a fatica fermate scomode e lontane da casa. Ma è sentito fortemente anche dagli imprenditori, che in questo modo stanno perdendo visibilità e tante opportunità di lavoro”.
“Tutti le attività economiche hanno visto calare il fatturato dal dicembre scorso – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – il danno più grosso è però per i pubblici esercizi, che vivono del passaggio: alcuni hanno perduto fino a quasi duemila euro di incasso in un mese, praticamente l’equivalente dello stipendio di un dipendente. Il che significa che, se le cose non cambiano, dovranno ridurre il personale. Non è solo questione di guadagno, è evidente, ma di occupazione e di risorse per gli investimenti e la crescita del territorio”.
La soppressione delle otto fermate lungo la via Provinciale che attraversa San Piero a Sieve, quattro per ogni direzione, è legata ai lavori di rifacimento della stazione ferroviaria e sulla carta dovrebbe durare soltanto sei mesi (articolo qui), “ma in Italia siamo purtroppo abituati a cantieri che durano sempre più di quanto preventivato, ecco perché c’è già allarme tra la gente – spiega Marinoni – c’è perfino il timore che lo spostamento del transito dei bus diventi definitivo”.
“San Piero a Sieve”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana, “è strutturalmente un paese di passaggio, attraversato dalla strada che dal Mugello porta a Firenze, intorno alla quale si è sviluppata tutta la rete di negozi di vicinato, bar e ristoranti. Circa cinquanta attività in totale. Ora i bus di linea per raggiungere la stazione bypassano il centro imboccando una via parallela, oltretutto per fermarsi in un parcheggio che allo stato attuale è trascurato e mal illuminato”.
Confcommercio ha quindi convocato un’assemblea aperta a tutti gli imprenditori della zona per il prossimo 12 marzo alle ore 21.00 nell’auditorium di San Piero a Sieve. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, insieme alla questione della viabilità e del trasporto pubblico, anche il tema della promozione del paese attraverso una collaborazione con le associazioni locali, per accendere i riflettori sul territorio e, ovviamente, sulle sue attività economiche.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 marzo 2018
La nuova viabilita sei bus è vero che porta solo disagi a tutti coloro che avena come per i team in città ogni 500/Tommy la possibilità di una fermata e penso agli studenti del paese e ai lavoratori pendolari ma acnche ai disabili che ora è maggior ragione sono disagiati mancano pensiline e possibilità di parcheggi con una rotonda trippa vicina ai punti di raccolta e già di per se molto rischiosa per il traffico che si i bottiglia chiedo quindi che venga ripristinata la vecchia viabilità che forse ora avvantaggia solo i concessonari dei bus e non i cittadini
Una san pierina