Movimento turistico in Mugello. I dati del 2020
MUGELLO – Il 2020 ha costituito un vero e proprio arresto globale, causa pandemia Covid-19. Il Mugello non ha fatto eccezione e, nel particolare, il comparto turistico ha sofferto come tutta l’area fiorentina. Sebbene, proprio in quest’anno, l’autodromo scarperiese abbia ospitato il primo Gran Premio di Formula 1 (articolo qui), un’occasione unica per la visibilità dell’intero territorio mugellano a livello mondiale. E ora, verso la stagione 2021, si fa un po’ il punto sui dati di quella passata.
“Guardando ai dati ad oggi disponibili, elaborati a cura del Centro Studi Turistici – dice l’Unione dei Comuni del Mugello – ovvero quelli relativi ai primi nove mesi, da gennaio a settembre del 2020, l’Ambito Mugello ha registrato 59mila arrivi con 145mila presenze. Numeri in calo rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2019, che aveva toccato i 115mila arrivi e ben 359mila presenze”.
“Anche la permanenza è diminuita rispetto al 2019 – affermano dall’Ufficio turistico dell’Ente – da 3,1 a 2,4 notti”. Tuttavia in un contesto di netto calo, è da sottolineare il dato positivo registrato nel periodo estivo: considerando i mesi da giugno a settembre, le presenze sono aumentate del +2% rispetto al 2019, grazie ai turisti italiani. “La stagione era partita in maniera molto positiva – spiega l’Assessore al Turismo dell’Unione e sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti – con un’importante crescita di presenze nel mese di gennaio, poi a partire da febbraio, con l’emergenza Coronavirus, la flessione, sempre più marcata. Il dato positivo dell’estate è comunque un segnale: appena il turismo è ripartito, anche se debolmente, il territorio ne ha subito beneficiato”.
Nell’Ambito Mugello è venuta a mancare soprattutto la domanda internazionale. Da gennaio a settembre i turisti stranieri sono diminuiti del 76,2% e le loro presenze del 78,9%. In termini assoluti, la perdita, riferita a tutto l’anno, è stata stimata dal Centro Studi Turistici in 71mila turisti e 252mila pernottamenti.
“Sia le strutture alberghiere che quelle extra alberghiere – spiega l’Unione – sono state penalizzate dalla diminuzione dei flussi turistici. Quelle alberghiere hanno perso 39mila turisti e quasi 80mila pernottamenti. Gli esercizi extra alberghieri, come agriturismi, B&B, case vacanza, rifugi, hanno avuto -17 mila ospiti per un totale di -135mila pernottamenti. E se la durata dei soggiorni alberghieri è diminuita leggermente da 1,9 a 1,8 notti, quella negli extra alberghieri ha registrato una brusca riduzione, passando da 4,6 a 2,9 notti”.
Fabrizio Nazio
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 febbraio 2021
Fa piacere leggere che abbiamo capito che l’Autodromo del Mugello è un’attrazione insufficiente,anche se produce molto fumo, polveri e rumore.
Il numero dei turisti italiani sicuramente è cresciuto grazie ad un maggior apprezzamento della bellezza e originalità del territorio,purtroppo ora minacciato da un progetto eolico industriale e potrebbe essere solo l’inizio di uno scempio di tutti i crinali dell’Appennino.
C’è chi considera che tale progetto “permette la costituzione di nuovi paesaggi coerenti con il sistema di interrelazione fra i componenti del territorio stesso”.La brutta realtà è che l’impianto non si adatta al territorio,ma verrà pesantemente stravolto.Non si tratta di un inserimento armonico, nè rispettoso per l’ambiente,e certamente non aumenta l’attrattiva turistica del Mugello in generale.Anche i turisti esteri non torneranno di certo a guardare i dominanti “asparagi grigi”visto che ne sono pieni a casa loro.