MUGELLO – Gabriele Sarti, dipendente della cooperativa Ati, che svolge per Alia i servizi di raccolta rifiuti porta a porta anche in Mugello, è stato reintegrato. Era stato licenziato dalla propria azienda per aver rilasciato un’intervista, al “Filo” (articolo qui), nella quale denunciava la mancanza dei dispositivi di sicurezza durante lo svolgimento del lavoro.
Il licenziamento aveva suscitato una vasta eco: si erano mossi vari sindacati, forze politiche, erano intervenuti i sindaci di Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Piero -che avevano scritto una lettera all’azienda e ad Alia-. E alla fine, con un accordo siglato il 30 aprile scorso, ma reso noto oggi, la Cooperativa Ati ha reintegrato Gabriele Sarti.
“La decisione -si legge nella nota emessa dall’azienda- è stata assunta di fronte alla presa d’atto che, in una situazione emergenziale e in evoluzione repentina e continua, a volte confusiva nelle informazioni inerenti le protezioni necessarie, la paura del contagio possa aver preso il sopravvento su valutazioni razionali”.
Ma si vuol precisare: “Nel rispetto dei propri soci e lavoratori, di tutti i cittadini fruitori dei servizi di pubblica utilità, delle Istituzioni Locali che hanno diretto interesse affinché le attività svolte sul territorio siano conformi alle normative di settore, in ottemperanza agli obblighi contrattuali verso i committenti, la Cooperativa Ati ci tiene a precisare di aver adempiuto con tempestività e completezza a tutte le disposizioni emanate dai DPCM, dalle Ordinanze ministeriali e regionali e di aver allineato la propria organizzazione al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che avevano promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020″ che – in relazione alle attività professionali e alle attività produttive – raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.”
Ovviamente Gabriele Sarti è soddisfatto per l’esito finale di questa vicenda. “Ne sono uscito in modo positivo -dice- e non posso non esprimere soddisfazione. Mi ha fatto davvero piacere ricevere così tanti attestati di solidarietà, da tutta Italia. Uno di questi mi ha fatto perfino piangere, da una persona della RSA della Lombardia, che vive momenti di grande difficoltà e dolore. Devo anche ringraziare i sindaci Paolo Omoboni che Federico Ignesti, i quali mi sono stati vicini e hanno lavorato positivamente per risolvere questa situazione”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 Maggio 2020
1 commento
Ottima notizia. Buon rientro al lavoro, Gabriele Sarti.