“Non riapertura della piscina, una scelta onesta e ragionata”: le spiegazioni del Tennis Club Firenzuola
FIRENZUOLA – “Siamo sinceramente dispiaciuti della decisione che abbiamo dovuto prendere. La nostra associazione conta molto sulla stagione estiva per poter sostenere l’impegno economico del mutuo e affrontare la stagione invernale con un po’ meno difficoltà gestionali. La copertura pressostatica ha un costo piuttosto oneroso a livello di utenze anche a vuoto, a cui si aggiunge la rata mensile del mutuo. L’aspetto economico perciò non poteva certamente essere sottovalutato, soprattutto in una associazione di volontari già finanziariamente esposti e poco sostenuti dalle attività locali”: Francesco Lelli presidente del Tennis Club di Firenzuola -che gestisce l’impianto comunale-, insieme al Consiglio direttivo interviene per spiegare le ragioni che hanno portato alla scelta di non riaprire, in questa stagione estiva, la piscina comunale (articolo qui).
“Ma principalmente -continua Lelli- sono state le disposizioni della Regione Toscana a farci riflettere. Già, perché qui è Toscana e i paragoni con le piscine dell’Emilia-Romagna non reggono, visto che in quella regione la regolamentazione è un po’ diversa. Ingresso contingentato all’interno della struttura ed in vasca, niente docce e spogliatoi, niente bar per ridurre al minimo costi e il personale, impossibilità di libero movimento all’interno della struttura (o stai sotto l’ombrellone o in vasca), ingresso dei minori solo se accompagnati, controllo degli accessi e ovviamente mascherina nei percorsi di transito distanziamento sociale anche in acqua, sarebbero state le condizioni della riapertura”.
La prospettiva dunque era quella di una stagione in totale perdita, anche perché il pubblico per ora è restio a frequentare ambienti come le piscine. Lelli lo conferma: “Abbiamo sondato il terreno sulle piscine del Mugello, quelle dei comuni limitrofi e di Firenze. Oltre al numero contingentato degli accessi in tutte si rileva una flessione notevole delle presenze. In quasi tutte il numero pur ridotto di accessi non è ancora stato raggiunto, nemmeno nelle giornate calde”.
Poi ci sono stati anche i ritardi legati al lockdown: “Nella valutazione non potevamo certo sottovalutare la manutenzione al sistema di filtraggio dell’acqua di vasca che già avevamo concordato con il comune alla fine della scorsa stagione, come intervento improrogabile per la prossima riapertura. Fino alla scorsa settimana oltretutto non potevamo sapere la data di inizio lavori ai filtri, che sarà il prossimo 30 giugno e permetterebbe una riapertura intorno all’11 luglio”.
Il presidente del T.C. Firenzuola conclude: “Ultima, ma assolutamente non meno importante, abbiamo fortemente sostenuto che i soldi dei contribuenti messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per coprire questa apertura a servizi meno che minimi, sarebbero sicuramente stati spesi meglio per portare avanti quegli ulteriori interventi che la struttura mal concepita e mal realizzata necessita, a completamento degli ingenti lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2018, al fine di ripartire al meglio la prossima stagione.
Comprendiamo il dissenso di alcuni, ma reputiamo la nostra scelta una scelta onesta e ragionata e siamo felici che l’Amministrazione abbia compreso e condivida con noi tutto questo.
Nel frattempo continuiamo con la manutenzione del verde pubblico e la lenta ripresa delle altre attività tra cui i corsi di tennis per adulti e i recuperi delle lezioni perse durante il covid dei ragazzi della SAT. Ancora in sospeso palestra e calcetto”.