Occasioni perse dal Mugello. Come la Firenze Card
MUGELLO – E’ una bella iniziativa quella promossa dal Comune di Firenze, la Firenze Card, che al costo di 10 euro l’anno consente ai residenti di tutta la Città Metropolitana di Firenze (compresi quindi tutti i Mugellani) di visitare tutti i musei civici fiorentini (non gli statali, ma comunque tanti musei).
Ma ci chiediamo… Possibile non sia venuto in mente a nessuno di ampliare l’elenco dei musei visitabili anche ai comuni dell’area fiorentina, Mugello compreso? Visto che si offre l’opportunità a tutti i residenti della Metrocittà, includiamo allora anche i musei dell’area nell’offerta della card.
Sarebbe una grandissima opportunità. Per tutti: per i Fiorentini, che avrebbero un numero molto maggiore di musei e collezioni da conoscere e visitare. Ma anche per il Mugello, che ha una decina e passa di piccoli musei tutti da scoprire, gioiellini sconosciuti ai più.
Poter mettere nello stesso depliant il museo Chini di Borgo San Lorenzo, o quello archeologico di Palazzuolo, o il museo di arte sacra di Vicchio, il museo della civiltà contadina di Casa d’Erci e quello della pietra serena di Firenzuola insieme alla Cappella Brancacci, al museo di Palazzo Vecchio e al Forte di Belvedere a Firenze, sarebbe stato un colpo grosso. La “card” fiorentina avrebbe potuto così indirizzare flussi di visitatori nuovi e consistenti verso i nostri paesi, avrebbe aperto una nuova finestra verso il Mugello e i suoi beni culturali.
Forse non è neppure troppo tardi per cercare di recuperare, e di non rimanere ai margini. E’ un suggerimento che offriamo ai nostri sindaci e ai nostri assessori. Sarebbe imperdonabile non cogliere simili occasioni, che da una parte valorizzerebbero e farebbero conoscere il nostro patrimonio culturale, dall’altra avrebbero ritorni economici e turistici davvero interessanti. Siamo città metropolitana anche noi, oppure no?
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 agosto 2019
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