MUGELLO – All’indomani della conclusione della vicenda dell’Omnicomprensivo si può provare a stilare una lista, tra coloro che hanno vinto, e coloro invece che hanno perso.
Hanno vinto i docenti, la struttura amministrativa, i genitori e le loro consulte, gli studenti del “Giotto Ulivi”. Hanno vinto una battaglia che pareva ormai persa, visto che si diceva che il tempo era scaduto. E invece… In particolare i ragazzi hanno vinto, non solo perché hanno raggiunto l’obiettivo, ma anche perché hanno dimostrato un comportamento serio e responsabile, rispettoso delle regole.
Ma con loro hanno vinto anche i sindaci del Mugello, quasi tutti. In particolare hanno vinto Omoboni e Mongatti. Perché erano all’angolo, bersagliati da tutti, per una scelta affrettata e non condivisa, e hanno saputo uscirne alla grande, ribaltando lo scenario, e dimostrandosi capaci di ascoltare le istanze dei loro cittadini. Di questi tempi non è poco.
E ha vinto anche il sindaco di Firenzuola Scarpelli, unico tra i sindaci ad aver risposto agli appelli-mail dei genitori, atteggiamento che è piaciuto e che è stato pubblicamente lodato dal presidente del Consiglio d’istituto.
Ha vinto il “Giotto Ulivi” –anche se magari la dirigenza all’inizio aveva sottovalutato la questione-, che mantiene la sua autonomia di istituto che in questi anni ha ottenuto significativi riconoscimenti per la qualità della propria offerta formativa.
Ma c’è anche chi ha perso.
Ha perso la Regione Toscana, che aveva imposto soluzioni inidonee, con forzature eccessive. Ed è stata costretta a fare marcia indietro, accettando, obtorto collo, la proposta che in ottobre il Mugello le aveva presentato, ovvero di mantenere l’autonomia degli istituti dell’Alto Mugello, proposta che la Regione aveva rigettato.
Ma ha perso anche il Comune di Marradi, che con l’assessore Marzia Gentilini era stato il maggior sponsor della soluzione dell’Omnicomprensivo: dalla riunione decisiva il sindaco marradese Tommaso Triberti se ne è andato anzitempo, e i suoi colleghi sindaci, in privato, rimproverano a lui e al suo assessore una gestione inadeguata della vicenda, con qualche forzatura e insufficiente informazione preventiva.
Ha perso poi chi sperava nella continuazione del muro contro muro, coloro che contavano di spendere la vicenda sul tavolo delle prossime elezioni comunali, i professionisti del soffiare sul fuoco e del ‘tanto peggio tanto meglio’.
Ma sicuramente, in generale, è mancata e manca una visione d’insieme della questione: ha perso infine la politica, che non ha saputo fare scelte condivise e nei tempi dovuti. O analizzare per tempo anche altre possibilità, come la fattibile unione del Comprensivo di Marradi-Palazzuolo con il Comprensivo di Vicchio, così come si era deciso di fare per Firenzuola e Scarperia/San Piero. Spesso si è rinviato, e di fatto anche stavolta si rinviano le decisioni. E’ tempo di far tesoro di questa vicenda.
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 dicembre 2018