Otto marzo a Barberino, tra libri in dono, mostre e messaggi di pace
BARBERINO DI MUGELLO – Sono partite ieri, martedì 8 marzo, le iniziative per la Festa della Donna che, nel Comune di Barberino di Mugello dureranno quasi un mese e prevederanno letture, incontri e spettacoli teatrali. Un primo giorno che è servito per far passare alcuni messaggi importanti, a partire dalla biblioteca comunale che ha regalato libri, mimose e pensieri di pace.
“Quando abbiamo iniziato ad organizzarci per questo giorno – raccontano Manuela Bacchiega e Valentina Lumini, le bibliotecarie – pensavamo di replicare la vetrina dei libri per e sulle donne di regalarli, come lo scorso anno, accompagnati da una poesia. Ma dopo i fatti degli ultimi giorni, non ci siamo sentite di confermare quel programma ed abbiamo scelto di sfruttare questa occasione per lanciare un messaggio importante: #donneperlapace. Per questo, insieme all’associazione Penelope, abbiamo preparato i libri in un bel pacchetto, li abbiamo decorati con una mimosa regalataci da una famiglia di Galliano e, senza alcuna spesa, abbiamo creato qualcosa di bello, una sorta di ‘economia circolare culturale’ che gridasse un forte ‘no alla guerra’. E l’iniziativa sembra proprio che sia piaciuta perché abbiamo dato via quasi tutti i libri ed addirittura ne abbiamo donato uno ad una ragazza straniera che stava andando a Roma in bicicletta partendo da Bologna e che ci ha detto di aver apprezzato tanto. Noi, invece, abbiamo amato ‘occupare’ la piazza e pensiamo di farlo quando il tempo sarà più clemente”.
Importante anche l’intervento della neonata associazione culturale Penelope (articolo qui) che ha allestito, nel foyer del teatro Corsini, la mostra fotografica “Essere donna”, nata online un anno fa, grazie al talento di cinque fotografi mugellani, Paolo Menchetti, Leonardo Giannini, Christian Ghelardini e Linda Giovannelli, che hanno ritratto le donne che per loro significavano qualcosa.
“È stato un bell’evento – commenta Anna Nuti presidentessa di Penelope – anche se non c’è stata moltissima partecipazione. Ma la mostra resterà visitabile fino alla fine del mese ed i barberinesi avranno modo di visitarla, con i loro tempi. È stato molto importante portare questi ritratti, nati in piena pandemia, fuori dagli schermi, nel mondo reale. Questo è il tipo di iniziative che noi, come associazione, promuoviamo e sosteniamo e nelle quali continuiamo a credere fortemente”.
La serata si è conclusa con i ragazzi del comprensivo di Barberino che hanno presentato gli esiti del laboratori che hanno svolto con Benedetta Manfriani sul tema delle donne afghane.
“Ieri – conclude il vicesindaco Sara Di Maio – abbiamo celebrato la ‘festa della donna’ ma, più che altro, è stata un’occasione per riflettere sulle condizioni della donna nella società attuale e sulle tantissime cose che ci sono ancora da fare per ottenere un trattamento equo e giusto. Anche la pandemia, fra le altre cose, ha portato moltissimi svantaggi, in particolar modo al mondo femminile, rinchiudendo ancora una volta le donne dietro a stereotipi e fornelli. Infine, questo conflitto che si sta svolgendo alle porte dell’Europa ci fa pensare a coloro che letteralmente lottano ogni giorno per la loro vita, per quella dei loro cari e per la loro libertà e che dovranno ricominciare da capo, magari in un Paese straniero”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Marzo 2022