Perché scegliere il “Giotto Ulivi”: intervista alla Preside Marta Paoli
BORGO SAN LORENZO – Abbiamo parlato con Marta Paoli, la preside dell’istituto “Giotto Ulivi” che, in vista dell’Open day di sabato (articolo qui) presenta l’istituto mugellano e le sue caratteristiche principali.
Anzitutto, una breve descrizione della scuola, degli indirizzi dell’istituto:La scuola è articolata in 6 indirizzi: Liceo scientifico (ordinario e scienze applicate), Liceo linguistico e Istituto tecnico con gli indirizzi Ammistrazione Finanza e Marketing (anche opzione SIA, vale a dire sistemi informativi aziendali), Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Gestione Ambiente e Territorio (geometri, per capirci). E’ ancora presente l’indirizzo di Liceo Classico, purtroppo non più attivo da alcuni anni, per la carenza di iscrizioni, questo malgrado gli ottimi risultati raggiunti dagli studenti che, negli anni scorsi l’hanno frequentato. Per farlo rinascere basterebbe raggiugere un congruo numero di iscrizioni al primo anno.
Quanti sono gli studenti iscritti e quanti i docenti in servizio quest’anno? Le strutture e le dotazioni didattiche sono adeguate al numero degli studenti che frequentano l’stituto? Alla scuola sono iscritti circa 1000 studenti, i docenti sono 127 di 84 di cui di ruolo. L’istituto è dotato di 13 laboratori, di una biblioteca, di una palestra, di un Auditorium e attualmente le attrezzature in dotazione sono sufficienti per le esigenze degli studenti, pur impegnandoci a migliorarle e aggiornarle continuamente.
Può parlarci delle iniziative e dei corsi extra-curriculari che caratterizzano e qualificano questa scuola mugellana? L’Istituto “Giotto Ulivi” si caratterizza proprio per la molteplicità di offerte e opportunità che offre ai propri studenti. Presso la scuola sono presenti da anni un laboratorio teatrale ed un gruppo musicale, sono attivi corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche, oltre ad altre iniziative come il progetto Erasmus, stage linguistici, scambi con altre scuole europee, soggiorni estivi all’estero, conferenze di carattere scientifico, corsi per il conseguimento della patente europea per il computer (ECDL) corsi di disegno tecnico al computer CAD, progetti di educazione ambientale, sui cambiamenti climatici. Vorrei anche ricordare il progetto di tutoraggio fatto dagli studenti più grandi nei confronti dei compagni più giovani e che si realizza con uno aiuto nello studio; il progetto negli anni ha dato risultati positivi. Una scelta ampia per andare incontro alle richieste di una vasta platea di studenti.
In quale modo la sua scuola ha organizzato l’alternanza scuola-lavoro? Che giudizio ne dà, anche alla luce dei recenti cambiamenti? Si è creata una commissione, della quale fanno parte docenti in rappresentanza dei vari indirizzi dell’istituto, che vaglia tutti i progetti di alternanza scuola-lavoro presentati, che poi vengono esaminati dal Collegio dei docenti e quindi dai consigli di classe ai quali spetta la decisione finale, vale a dire la scelta del progetto di alternanza scuola lavoro “adatto” agli studenti della propria classe. Con le aziende o enti con i quali collaboriamo vengono stipulate convenzioni all’interno delle quali sono esplicitati gli impegni che tutti gli attori, scuola, studente, struttura ospitante, sono chiamati a rispettare. Non è stato facile trovare percorsi di qualità, in particolar modo per i licei che non avevano mai sperimentato attività di “stage” come invece gli indirizzi tecnici. Per quanto riguarda i cambiamenti abbiamo solo la notizia della riduzione delle ore minime di alternanza e del cambiamento di nome, che da quest’anno scolastico è “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. La riduzione oraria è stata consistente perchè da 400 ore nel triennio degli istituti tecnici siamo passati a 150 e, nei licei, da 200 a 90. Ho l’impressione che dopo un normale periodo di difficoltà iniziale, la nostra scuola adesso cominciava veramente ad organizzare percorsi di qualità e a capire e scegliere le proposte più interessanti e utili alla crescita degli studenti; tanto lavoro, impegno organizzanativo non dico che siano stati inutili, ma forse le energie e le risorse messe in campo avrebbero potuto essere minori.
Qual è, a suo modo di vedere, il valore aggiunto che l’Istituto “Giotto Ulivi” apporta al al Mugello e quali sono i rapporti tra scuola e territorio? I rapporti tra scuola e territorio sono molto importanti perché l’azione educativa mantenga un contatto con la realtà del mondo circostante. L’ Istituto è impegnato da anni a intessere rapporti con le realtà del territorio a tutti i livelli, politico, amministrativo, economico, sociale. Un ruolo centrale di raccordo tra realtà “interna” alla scuola e territorio è rappresentato dai genitori, sia attraverso i loro rappresentanti all’interno del Consiglio di istituto, sia tramite la Consulta dei genitori del “Giotto Ulivi”. Fra le varie realtà presenti, particolarmente rilevanti per la scuola sono l’Unione dei comuni, che si è spesa nel collaborare con le scuole del Mugello, in particolar modo realizzando progetti formativi e di aggiornamento per i docenti, l’Associazione scuole Mugello, una delle prime reti della provincia di Firenze, molte realtà economiche e associazioni professionali con le quali la scuola lavora a stretto contatto anche nell’ambito dell’ASL; la scuola prepara gli studenti che spesso trovano all’interno di queste realtà territoriali sbocchi lavorativi.
Il “Giotto Ulivi” risulta costantemente ai vertici delle valutazioni sulla qualità degli istituti scolastici italiani realizzata ogni anno dalla Fondazione “Giovanni Agnelli”: a cosa è dovuto, a suo parere, un tale, lusinghiero, risultato? I risultati sulla valutazione degli istituti scolastici ci vede da anni (dall’inizio delle rilevazione da parte della Fondazione Agnelli), ai primi posti per tutti gli indirizzi e per il settore Amministrazione Finanza e Marketing al primo posto non solo a livello della provincia di Firenze ma anche di quella di Prato. Ovviamente questi risultati ci inorgogliscono, ma ci caricano anche di responsabilità nei confronti degli studenti e delle famiglie del territorio che rappresenta il bacino di provenienza degli studenti. Abbiamo un corpo docente in gran parte stabile e allo stesso tempo motivato e preparato che si spende per il successo formativo degli alunni consideranto lo studente a tutto tondo, cercando di capirne i bisogni, aiutandolo a superare i momenti di sfiducia, di debolezza, di scoraggiamento L’istituto è dotato inoltre di buone attrezzature che coadiuvano il lavoro dei docenti e che ci permettono si sperimentare nuove metodologie e proporre una didattica innovativa
La scelta della scuola superiore da parte di un quattordicenne non è facile: nel caso in cui un alunno si renda conto, durante l’anno, di aver sbagliato la propria scelta, come si comporta la scuola e quali opzioni è in grado di proporre? Lascelta della scuola superiore non è nè facile né banale. Non tutti possono dire di aver fatto la scelta giusta al 100%. Se lo studente si rende conto di aver sbagliato scelta nel primo periodo del primo anno, dopo un colloquio con le figure preposte, coordinatore di classe, funzioni strumentali, dirigenza e anche psicologo della scuola, viene riorientato verso che il percorso che si ritiene più idoneo alle sue esigenze, sia all’interno che all’esterno del Giotto Ulivi. Più complessa è la situazione quando il desiderio o la necessità di cambiare percorso si presenta nella seconda parte dell’anno o anche negli anni successivi al primo. In questo caso, dopo i colloqui di cui ho parlatato precedentemente, facciamo una valutazione del percorso dello studente e lo confrontiamo con il curricolo del percorso che ha scelto, individuando le discipline che dovranno essere oggetto di “esami integrativi”. con la supervisione e l’aiuto dei docenti delle discipline oggetto di esame. Sconsigliamo, quando è possibile, di cambiare percorso durante l’anno, poichè il recupero delle discipline nuove da affiancarsi al normale svolgimento delle lezioni risulta assai pesante; preferiamo invitare lo studente a concludere l’anno scolastico nel percorso iniziato per poi integrare le discipline nuove durante il periodo estivo. Ciò che mi preme comunque evidenziare è che lo studente e la famiglia non vengono lasciati soli, ma c’è da parte della scuola un accompagnamento per far sì che la scelta sia fatta in modo consapevole e ponderato.
Il “Giotto Ulivi” ha fama di essere una scuola troppo “selettiva”e severa, come risponde a queste accuse? A tutti gli alunni deve essere garantito il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali. Se per scuola severa e selettiva intendiamo una scuola che chiede un impegno costante nello studio a scuola e a anche a casa, una scuola che sollecita negli studenti il senso di responsabilità, che insegni loro il rispetto dei doveri che si accompagnano ai diritti il rispetto delle regole, docenti che in classe cercano di contrastare, anche con sanzioni, i comportamenti scorretti, allora il “Giotto Ulivi” è una scuola orgogliosamente non selettiva ma “esigente e severa”. Tuttavia, il “Giotto Ulivi” è anche una scuola dove si promuove un positivo clima nella classe, dove c’è attenzione ai bisogni ed agli interessi di ognuno, dove si promuovono comportamenti non discriminatori, dove si valorizzano le differenze e i punti forza di ogni singolo componente del gruppo classe, in poche parole una scuola inclusiva.
Può indicare alcuni aspetti del “Giotto Ulivi” che rappresentano delle criticità da migliorare nei prossimi mesi o anni? Credo che una delle maggiori criticità che si riscontrano in una scuola, e questo può sembrare un controsenso, sia la comunicazione. All’interno dell’istituto vengono fatte tante cose di cui poi non si ritrova evidenza ed è assolutamente una penalizzazione anche nei confronti delle famiglie che devono scegliere l’istituto adatto ai loro figli. Adesso siamo anche presenti sui social e specificamente su Facebook, oltre al sito istitutzionale, ma credo che anche occasioni come articoli sui quotidiani locali siano utili per il raggiungimento del nostro obiettivo
Per concludere, quali sono, secondo lei, le ragioni per iscriversi e frequentare il “Giotto Ulivi”? Una scuola di qualità, aperta al mondo e su misura di ogni studente.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 gennaio 2019