Presidenze di Unione e Sds, elezioni in Metrocittà, decisioni ancora da prendere
MUGELLO – A questo punto le scelte son da fare. I sindaci mugellani se la son presa comoda, stavolta, per decidere i nuovi vertici degli enti sovracomunali. Ma adesso c’è una scadenza, extra-mugellana, che costringe a chiudere i giochi. Si tratta del posto nel Consiglio della Città Metropolitana di Firenze. I consiglieri vengono scelti tramite elezioni metropolitane, fissate per domenica 6 ottobre, alle quali partecipano i 685 consiglieri comunali e sindaci di tutti i comuni, quarantuno, della Città Metropolitana.
Tra il 15 e il 16 settembre dovranno essere presentate alla Città Metropolitana le liste, sottoscritte da almeno 35 firme, e composte da un minino di nove candidati e da un massino di diciotto.
I sindaci mugellani del centrosinistra devono indicare un nome da mettere in lista. Cinque anni fa fu scelto Tommaso Triberti, sindaco di Marradi. Tra i nomi che circolano il più insistente è quello del sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, anche perché la nomina gli consentirebbe di mantenere e accrescere i rapporti con l’area metropolitana più vasta, rapporti sicuramente utili quando Ignesti, prima o poi, cesserà di fare il sindaco e guarderà anche a obiettivi più alti, come ha già fatto, mancandolo per un soffio, con la candidatura alla Camera dei Deputati.
Sua possibile “concorrente” potrebbe essere Sara Di Maio, sindaco di Barberino di Mugello. A meno che Di Maio non preferisca l’altra casella di rilievo, quella del nuovo nuovo presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello. Nei ragionamenti dei sindaci si era partiti con l’ipotesi di scegliere un sindaco esperto, quindi non al primo mandato. Ma ci sono anche altri criteri che rendono complicata la scelta. Le attuali regole, con la presidenza da far ruotare ogni due anni e mezzo, e da assegnare a rotazione tra i diversi comuni mettono fuori gioco i sindaci di Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero, Palazzuolo sul Senio, Dicomano – comuni che in passato hanno già “prestato” il proprio sindaco all’Unione.
Di sindaci non al primo mandato ne restano solo due: quello di Firenzuola (che però è l’unico di centrodestra), e quello di Marradi. Ma la candidatura a presidente di Tommaso Triberti sembra osteggiata dalla sinistra pd, essendo egli esponente di spicco di Italia Viva. E già il Pd mugellano ha formato in Unione un gruppo consiliare che ha tenuto fuori i consiglieri di Italia Viva, rinunciando addirittura ad essere gruppo di maggioranza assoluta (perché con 14 consiglieri hai solo la maggioranza relativa). Così il Pd potrebbe chiudere la strada a una presidenza Triberti contrapponendo la candidatura della sindaco di Barberino di Mugello.
Resta infine la carica di presidente della Società della Salute Mugello, dove al momento non sembrano esservi “pretendenti”.
Nei prossimi giorni si saprà.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 Settembre 2024