Progetto sulla gestione della gastrostomia percutanea endoscopica esteso all’ospedale del Mugello
BORGO SAN LORENZO – Sarà esteso dal presidio ospedaliero del Mugello a tutta la AUSL Toscana Centro il progetto sulla gestione della gastrostomia percutanea endoscopica (Peg), il supporto che aiuta nella nutrizione i pazienti che presentano problematiche neurologiche croniche (Alzheimer, Sla, demenza senile, ecc). Dallo scorso dicembre sono gli infermieri dell’endoscopia che si recano direttamente a casi dei malati per gestire la Peg. Sarà quindi il personale infermieristico ad andare dal paziente con tutte le attrezzature necessarie e la documentazione clinica completa; verranno risolte anche eventuali problematiche che verranno trattate sulla base di protocolli specifici. Il personale medico dell’Endoscopia, diretta dal dottor Maurizio Labardi, verrà tenuto aggiornato sulle singole situazioni e, se necessario, predisporrà una valutazione in ambito ospedaliero. Tutto ciò produrrà notevoli vantaggi come la diminuzione degli accessi al Pronto soccorso.
“Non posso che essere molto soddisfatta dei risultati raggiunti e di quanto realizzato in tema di Peg – è il commento dell’assessore ai Servizi alla Persona e alle Politiche Sociali e Sanitarie del comune di Borgo San Lorenzo Ilaria Bonanni – si tratta di un progetto che dimostra l’ottima integrazione tra territorio ed ospedale, un percorso che risponde ad esigenze concrete e a problemi importanti di famiglie già provate da percorsi difficili. Si tratta di un’eccellenza per tutto il Mugello, un’esperienza nata e cresciuta grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti a cui va ovviamente il ringraziamento per il lavoro svolto”.
Il progetto è stato promosso dalla direzione sanitaria e infermieristica dell’ospedale del Mugello: sono stati organizzati specifici incontri formativi rivolti principalmente agli operatori e ai medici di famiglia, ma anche ai familiari.
“E’ stato realizzato grazie alla totale integrazione tra infermieri dell’ospedale e del territorio – ha detto Paolo Zoppi, direttore delle professioni infermieristiche – il progetto ha avuto una ampia fase preparatoria ed è tenuto costantemente sotto monitoraggio, tanto da poter affermare che i ritorni avuti fino ad oggi sono molto positivi”.
Oltre alla gestione della Peg a domicilio gli infermieri hanno anche istituito all’interno dell’Endoscopia un ambulatorio settimanale per rispondere alle principali problematiche al quale è possibile accedere tramite telefonata. La gestione della Peg, a domicilio o in strutture di lungodegenza, è da sempre un problema particolarmente sentito: posizionamento della cannula, rischio di infezioni, sostituzioni periodiche impegnano costantemente i familiari e il personale sanitario.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 aprile 2016