Riccardo Benvenuti ricorda Paola Leoni. E le scrive una toccante lettera.
MUGELLO – Il giornalista Riccardo Benvenuti scrive una lettera all’amica e collega Paola Leoni, scomparsa dopo una lunga lotta contro il cancro (articolo qui). Il funerale si terrà giovedì 25 ottobre, alle 15.00 nella Pieve di Borgo San Lorenzo.
“Cara Paola,
non credevo che, in certe circostanze pigiare i tasti su una tastiera diventasse quasi doloroso. E’ come se ogni parola che prende forma apra/riapra un ricordo e quindi una ferita. Però parlare di te e dire cose come quelle che ho appena scritto è quasi irrispettoso della voglia di vita che hai messo in campo in questi anni complicati. Allora cambio subito registro, anche se costa fatica, e ripenso alle volte che ci siamo incontrati, abbiamo condiviso esperienze comuni. Soprattutto in due luoghi fisici: Tele Iride e l’autodromo. Ma anche alle volte nelle quali non tutto è andato liscio come l’olio. Eh sì, qualche volta ci sono stati anche questi momenti, qualche dissapore, come è normale che sia. Li abbiamo superati ed abbiamo ripreso un cammino a distanza, tu con le tue attività, io con le mie. Scambiandoci qualche informazione quando necessario, qualche consiglio in altre circostanze. Non sono mai mancate le occasioni di incontro: anche in questi ultimi tre anni e mezzo da quando sei diventata, consapevolmente od inconsapevolmente, il simbolo di come affrontare difficoltà come quelle legate ad una malattia – il cancro – parola che in molti hanno ritrosia anche solo a pronunciare, mentre tu le “gridavi” ad alta voce. Come se volessi dire a questo ospite inaspettato che con te avrebbe dovuto lottare a lungo.
La fierezza del comportamento, insieme all’eleganza dei tuoi look – sempre e comunque – è stato il tratto distintivo di questa ultima parte del tuo cammino insieme a noi.
Prendere esempio dalla grande lezione di coraggio che hai dato ad ognuno di noi è quello che, credo, dovremmo fare. Sì, tu sei stata la dimostrazione che “yes, you can” ovvero “lo puoi fare” non è uno slogan, ma realtà. Tu hai affrontato il male e ne sei riemersa in più occasioni, magari più debole, ma rafforzata ogni volta da una determinazione forte, quasi violenta. Ecco adesso che non sei più qui, il modo migliore per ricordarti è pensare alle cose straordinarie che sei riuscita a fare. Ugualmente. A dispetto di tutto e di tutti. Non possiamo nasconderci dietro le nostre patetiche scuse per giustificare i nostri non posso. Sono gli atti recenti delle tua vita che ci dicono che si può fare. Dobbiamo pensare a questo e dimostrarti così che il nostro era un ricordo sincero.
Un abbraccio
Riccardo
PS Suggerirei, per il programma che farai lassù, un cambio del nome. Passerei da “Eventi e mondanità” a “Eventi e celestialità”: ti piace?“.
Riccardo Benvenuti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 ottobre 2018