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RIFLESSIONI SUL VANGELO DELLA DOMENICA – “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”
BORGO SAN LORENZO – I sacerdoti del Vicariato del Mugello, a turno, propongono una riflessione tratta dalle letture della Messa domenicale. Oggi è la volta del sacerdote studente in servizio all’unità pastorale di Borgo San Lorenzo, Don Nidhin Kochuveetil Joseph.
La prima domenica dopo la Pentecoste è la domenica della Santissima Trinità, in cui riflettiamo su un insegnamento molto importante della fede cristiana. Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, il mistero della Trinità è “il mistero centrale della fede e della vita cristiana. È il mistero di Dio stesso”. Ciò significa che se una persona ha un’idea sbagliata sulla Trinità, probabilmente avrà un’idea sbagliata su tutto il resto che riguarda la fede.
Cominciamo col dire che la dottrina della Trinità non cerca di spiegare Dio. Ci spiega solo in modo molto fondamentale ciò che Dio ci ha rivelato di sé finora. Descrivere la punta dell’iceberg sopra l’acqua non significa descrivere l’intero iceberg. Quindi noi cristiani affermiamo la Trinità, non come una spiegazione di Dio, ma semplicemente come un modo per descrivere ciò che sappiamo di Dio.
Nella Scrittura troviamo il riferimento più frequente alla Trinità nel vangelo di san Giovanni. Lì Gesù parla molto di suo Padre. Gesù fa anche una serie di riferimenti allo Spirito Santo che verrà dopo di lui. Ma il riferimento più noto alla Trinità, si trova nel vangelo di San Matteo. Gesù dice ai suoi discepoli: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Questo è il nostro punto di partenza. Perché Gesù dovrebbe istruire i discepoli a battezzare “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo?” Se non c’erano tre persone in Dio, Gesù deve aver incaricato i discepoli di battezzare solo nel nome di Dio. Perciò è Gesù che inizia per primo la discussione sulla Trinità.
Il riferimento più dettagliato alla Trinità si trova nel vangelo di Marco. Subito dopo il Battesimo di Gesù, lo Spirito Santo discende su di Lui sotto forma di colomba e una voce dal cielo dice: “….Tu sei il mio Figlio prediletto”. La voce, la colomba e Gesù, queste tre immagini creano un idea vivida della Santissima Trinità.
Se ci aspettiamo che la Sacra Scrittura ci dia una presentazione chiara ed elaborata della dottrina della Trinità, purtroppo non è così. Il termine “Trinità” non si trova nella Bibbia. I primi cristiani arrivarono alla dottrina dalla rivelazione che avevano ricevuto nella fede. Gesù ha parlato del Padre che lo ha mandato e dello Spirito Santo che manderà. San Giustino martire dice: “Il nostro maestro del concetto di Trinità è Gesù , che è nato anche lui per questo scopo.
A volte è meglio e facile dire cosa non è la Trinità che cercare di affermare cosa è. Pertanto vorrei presentarvi alcune eresie legate alla dottrina della Trinità.
Triteismo
Il triteismo sostiene che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono tre divinità indipendenti. L’errore qui è molto piccolo. Ma è un grave errore. In realtà non sono tre Dei ma tre persone.
Patripassianismo
Sostiene che esiste un solo Dio; Padre. Figlio e Spirito Santo non sono personalità distinte, ma modi diversi in cui si manifesta dio padre. Di conseguenza credono che fosse Dio il padre in forma di figlio abbia subito la passione e la morte.
Adozionismo
Ritiene che Gesù sia nato totalmente umano e solo al momento del battesimo sia stato adottato dal Padre come figlio di Dio.
Queste sono alcune nozioni da tenere a mente riguardo a ciò che la trinità non è.
Delizioso è un episodio della vita di sant’Agostino..
Un giorno lui è andato a passeggiare al Mare. Ha visto un bambino che ha fatto una buca nella sabbia e con una conchiglia prendeva l’acqua dal mare e la versava dentro la buca. Sant’ Agostino ha chiesto al bambino: che cosa fai? Il Bambino ha risposto: voglio togliere tutta l’acqua dal mare. San Agostino si mise a ridere. Il bambino disse: Prima di rispondere a quello a cui stai pensando, abbasserò il mare. In quel momento Sant’ Agostino stava pensando alla Santissima Trinità.
La dottrina della Santissima Trinità ci invita ad adottare il principio trinitario anche nelle nostre relazioni. C’è perfetta armonia tra Padre, figlio e Spirito Santo anche se sono persone diverse. La grazia della Santissima Trinità ci libera da ogni elemento di egocentrismo e ci aiuta a vivere nell’amore di Dio e del prossimo.
Don Nidhin Kochuveetil Joseph
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 giugno 2023
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