Rischi per i profughi sulle strade mugellane: un incidente stradale a Senni conferma il problema
La sera del 21 ottobre alle 21,30, strada di Senni all’altezza de La Limonaia, è avvenuto un’incidente tra una ragazza alla guida di un’auto e un ragazzo di colore in bicicletta, probabilmente del gruppo migranti di Figliano. La dinamica è tutta da verificare ma parrebbe imputabile all’invisibilità della bici e del giovane, senza alcuna illuminazione. La macchina, per schivarlo, sarebbe sbandata urtando contro il paracarro. Entrambi, il ragazzo e la ragazza, condotti all’Ospedale, avrebbero avuto pochi giorni di prognosi, trattenuti in osservazione.
Neanche una quindicina di giorni fa, su Facebook, in diversi avevano lanciato l’allarme di porre attenzione ai tantissimi richiedenti asilo che, di notte, giungono a Borgo San Lorenzo sulla strada da Luco di Mugello, provenendo probabilmente appunto da Figliano. Persone su cui grava il pericolo reale di essere investiti, perché privi – pur camminando sui cigli di strade trafficate – di qualsiasi sistema per farsi vedere o essere individuati. Un problema che in tanti avevano rilevato, evidentemente -visto l’incidente avvenuto– con previdenza, denunciando la possibilità concreta, qualora qualcuno non se ne fosse interessato, di qualche tragedia.
E il sindaco Paolo Omoboni aveva contattato -su sollecitazione di Lorenzo Verdi, ex consigliere provinciale di Rifondazione Comunista- l’associazione Insieme che è responsabile dei migranti in Figliano: “Mi hanno assicurato che gli ospiti della struttura sono dotati di corpetto catarifrangente omologato e che sono stati sensibilizzati sulla necessità di utilizzarlo per la loro sicurezza”. Aggiungendo il rassicurante: “Monitoreremo la situazione”. Ma oltre a monitorare, qualcosa per garantire la sicurezza di tutti, va fatto concretamente.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 ottobre 2015
Intanto se la dinamica dell’incidente è da verificare, aspettiamo, è vero però che bisogna fare qualcosa in più. Stare attenti tutti, soprattutto gli automobilisti, come normalmente si fa quando abbiamo le strade invase da ciclisti che sbucano da tutte le parti. Certamente loro devono avere il corpetto catarifrangente se viaggiano di sera e vanno controllati ma lo stanno già facendo. Se poi qualcuno non se lo mette o se lo leva… succede. Sono giovani, come i nostri figli quando vogliono fare come gli pare.
Il codice della strada prevede alcune norme anche per i conduttori di cicli. Sarebbe opportuno cominciare ad applicare la legge anche a questo tipo di utenti sia sportivi che non. (vedi viaggiare a fianco quando il codice obbliga a tenere l’estrema destra) e l’impiego delle luci o catarifrangenti. E’ vero che i migranti non hanno risorse economiche ma devono rispettare le leggi in vigore in questo paese e sensibilizzare le associazioni che mettono a disposizione le bici a provvedere nel caso.
Sicuramente è colpa del l’automobilista che non stava usando il radar.
Ma bucategli le gomme così risolviamo il problema.
E poi sa quanti morti investiti dai rinoceronti ci sono in Africa?
Nei mesi passati ho notato con curiosità che i migranti avevano a disposizione delle bici.Li ho trovati,ma di caschi e luci neanche a parlarne. Li ho trovati pure a piedi e in ambedue o casi mi sono posto la domanda sulla loro/altrui sicurezza.Adesso si peggiora,con l’inverno come la mettiamo?Chi doveva pensarci?