Ritardi al Foro Boario, l’assessore replica, il “Filo” risponde
BORGO SAN LORENZO – Riceviamo dall‘assessore borghigiano Lorenzo Verdi una lettera, nella quale risponde alle nostre osservazioni (articolo qui) in merito alla questione della riapertura della strada al Foro Boario. Verdi continua a sostenere che non ci sono ritardi. A noi così non sembra e glielo diciamo.
Questa la lettera di Verdi:
Gentile redazione de Il Filo del Mugello.
In merito al vostro articolo odierno ritengo opportune alcune precisazioni.
Nessun vittimismo da parte mia, sono abituato al confronto politico e mai me ne sono sottratto cercando scorciatoie, ho fatto molte critiche in passato da oppositore e sono prontissimo a riceverne dalle attuali opposizioni.
Ribadisco quanto già detto.
Ritengo il titolo del vostro precedente pezzo fuorviante. Ad oggi non ci sono ritardi nei lavori del Foro Boario. La riapertura della strada, da cronoprogramma esecutivo, è prevista per il 25 gennaio. Che l’area risulti ad oggi, come da voi scritto, “sotto sopra” è cosa del tutto naturale trattandosi di area di lavoro.
La conclusione dei lavori degli altri due lotti è prevista (come da foto del cartello di cantiere) a 150 giorni dal 23 settembre scorso.
Sempre in prima linea in difesa della libertà di stampa, sempre dalla parte della verità e della correttezza.
Saluti.
Lorenzo Verdi
Qui la nostra risposta:
Spiace, quando si discute con una persona pacata come Lorenzo Verdi, far fatica a comprendersi appieno.
Perché le parole e le frasi dovrebbero avere un senso chiaro e univoco. Se l’assessore Verdi insiste nel dire che il nostro titolo sui lavori al Foro Boario sarebbe fuorviante perché parla di ritardi e secondo lui “Ad oggi non ci sono ritardi nei lavori del Foro Boario”, avremmo preferito una spiegazione in merito a quanto affermato dall’amministrazione comunale solo qualche mese fa. Il testo lo abbiamo già riportato, ma visto che sembra invisibile per qualcuno, lo ripetiamo nuovamente: “Per limitare il più possibile i disagi, l’Amministrazione si è impegnata a monitorare costantemente i lavori procedendo prima possibile alla riapertura della regolare e definitiva viabilità e dei parcheggi entro il mese di novembre”.
Entro il mese di novembre non è stata riaperto un bel niente, né strada né parcheggi. Siamo ormai alle soglie di gennaio, e questo, secondo la logica comune e la lingua italiana, si chiama ritardo. E’ così lampante. Perché insistere a negarlo e a parlare di titolo fuorviante? Non capiamo, sinceramente.
Se poi subito si tira in ballo le strumentalizzazioni e i tentativi di screditare l’attuale giunta, o si mette in discussione l’onestà intellettuale (come fa un noto esponente pd borghigiano, subito intervenuto a sostegno di Verdi), allora capiamo ancora meno. Anche perché non abbiamo lanciato strali o accuse di alcun genere. Sappiamo benissimo – e meglio di noi dovrebbe saperlo un assessore ai lavori pubblici -, che le opere pubbliche spesso sono a rischio ritardi, per un sacco di motivi. Ma è legittima anche la preoccupazione di veder slittare la riapertura di una strada strategica per la circolazione borghigiana, troppo spesso gravata da code e rallentamenti, specialmente sui viali. Una riapertura che a dicembre avrebbe fatto particolarmente comodo.
È possibile, assessore, ragionare dei problemi del paese evitando subito irrigidimenti e partiti presi?
IL FILO
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 Dicembre 2024