MUGELLO – Tommaso Pratella, amministratore di condominio mugellano, tratta sul “Filo”, con una serie di articoli, le varie problematiche dei condomini. Un argomento che interessa molte famiglie, in tutto il Mugello. In questo articolo vengono spiegati tutti i dettagli nel caso di morosità nei condomini.
Sempre gli stessi mi verrebbe da rispondere! Molto spesso all’interno di un condominio ci sono persone che non pagano le rate regolarmente, a volte per problemi reali a volte per vizio. E al fine di non vedere staccata l’acqua, la luce scale o veder decadere la copertura assicurativa, i condomini in pari con i versamenti devono anticipare i vari pagamenti. E la legge come li tutela? Vediamo nel dettaglio.
La riforma del condomino fissa in 180 giorni dalla fine della gestione il limite temporale per la chiusura del rendiconto e la convocazione dell’assemblea di approvazione. E’ opportuno quindi cercare di ridurre al minimo il lasso di tempo che intercorre fra la fine gestione e l’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo. Tale modalità operativa consente nello specifico di rendersi conto subito della gravità di eventuali posizioni debitorie avendo i condomini che ritardano i pagamenti a disposizione sei mesi di tempo per regolarizzare le rispettive posizioni.
Terminato questo intervallo sarà onere dell’amministratore procedere tramite l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti dei morosi avendo precedentemente inviato almeno una lettera di sollecito mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e non avendo questa sortito alcun effetto.
Preme specificare però che il soggetto moroso abbia uno stipendio e/o beni immobili da aggredire altrimenti l’azione legale non potrà portare al pagamento di quanto dovuto e sarà stata quindi inutile.
Per concludere se un condomino non paga per vizio e/o scelta personale ma ne avrebbe la possibilità merita intraprendere un’azione legale altrimenti il consiglio è quello di anticipare la spesa in attesa di tempi migliori anche perché in base alla nuova legge del 2012 i creditori nei confronti del condominio non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini morosi i cui nominativi sono loro comunicati dall’amministratore su richiesta.
In poche parole, se chi non ha mai versato continua a non versare, il creditore chiederà i soldi a chi ha sempre versato e, siccome il lavoro è stato commissionato dal condominio, chi deve avere dei soldi non perderà tempo a chiederli a chi non li ha con procedure che possono durare anni, ma agirà direttamente sul patrimonio del condominio, sul conto corrente per capirsi, consapevole in questo caso di riscuotere sicuramente in un lasso di tempo più ragionevole.
Quindi per tornare all’inizio chi ci rimette sono sempre i condomini in pari con i versamenti perché ovviamente sul conto corrente condominiale i morosi non hanno versato un euro!
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Tommaso Pratella
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 ottobre 2016