Scarti di lana di pecora come rifiuto: i Corsini rifiutano la multa e vanno a processo
MUGELLO – Neri Corsini e la sorella Nerina sono stati accusati di aver abbandonato e depositato su un terreno di loro proprietà nel comune di Scarperia e San Piero rifiuti classificati come “non pericolosi”: trenta sacchi contenenti la lana ottenuta dalla tosatura degli ovini della azienda dove i due fratelli risultano come legali rappresentanti, la “Fagna Allevamenti in selezione soc. agr”.
I terreni dove è stata ritrovata la lana di scarto sono terreni per i quali, al momento del ritrovamento dei sacchi, erano nella “disponibilità” dei fratelli. Ed è su questo che l’avvocato dei due nobili Corsini, sul fatto che i terreni, in disponibilità dei fratelli, potevano contenere i rifiuti di natura organica e frutto di un’altra attività svolta nella tenuta Corsini. Dettagli importanti, che hanno portato i due mugellani a scegliere di non pagare la multa di 6500 euro a testa, ma di proseguire con l’iter legale. Il processo è stato quindi rinviato per il completamento istruttoria all’udienza del 17 luglio prossimo.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 marzo 2023
I Corsini hanno ragione da vendere sui suoi terreni possono allevare gli ovini e tosarli a loro piacimento , ci mancherebbe che ora non si possa più accudire al proprio bestiame come uno vuole , ormai si è perso il capo e va chiesto l’autorizzazione anche per respirare .Auguri .
Lorenzone della gratella
Gli dà noia la lana di pecora ma gli piace l’autodromo che ci rintrona e avvelena per 11 mesi l’anno…. Bravi….