La scomparsa di Gaetano Muratore. Socialista da sempre. Il ricordo di Nencini e Biagioni
Quando Paolo mi ha mandato il messaggio non riuscivo a capacitarmi. “Scrivi un piccolo commento su Gaetano Muratore. Che non c’è più”. Non c’è più.
Sogni agitati trapuntati da immagini, scene, momenti passati in lunghi anni di conoscenza.
L’ho conosciuto nei primi Anni Ottanta, impegnato nella politica, con il Comune di Scarperia, con il PSI, sia di Scarperia che di Comprensorio, nel quale aveva incarichi e responsabilità che condivideva con me. Ricordo nel 1987 un convegno su “Ambiente Economia e Occupazione” in cui lui fu parte attiva e che risultò particolarmente importante sia come partecipazione sia come qualità degli intervenuti. Abbiamo vissuto momenti di entusiasmo, di delusione, di rivincita, sempre con passione. Il Partito è stato per noi una palestra importante. Tanto che proprio in questi giorni avevamo commentato sul tempo andato, su un’idea di raccogliere le foto degli anni ruggenti della nostra giovinezza. E lui, come sempre, come in tutte le cose che ha fatto, ha risposto positivamente.
Nonostante le diversità, Gaetano suscitava grande simpatia, un entusiasta che fabbricava progetti in continuazione, un idealista che cercava sempre di realizzare. Ricordo quando lavorava all’Ospedale del Mugello: già più di trent’anni fa cercava consensi per le attività extraospedaliere così come per la costituzione di un CRAL che risolvesse la necessità di un punto di ristoro interno. Maggioranza o minoranza che fosse non si perdeva d’animo, e in tutte le cose che si trovava a affrontare, talvolta risultava disarmante per la semplicità e la leggerezza su vicissitudini che si trovava ad affrontare. Anche personali, come la vicinanza e la partecipazione con cui visse la malattia di Giancarlo Fabbri; oppure per le iniziative lavorative che aveva iniziato dopo una vita nella sanità, con lo stesso entusiasmo, e che spesso lo portavano da me in Via Pistoiese per vedere sinergie e cose che si sarebbero potute fare.
Quel grande cuore si è fermato.
Non posso che unirmi al dolore della famiglia per una mancanza così improvvisa da lasciare tutti schiantati a terra. Nel mio piccolo, mi mancherà molto, proprio ora che stavamo progettando una nuova puntata della nostra passione politica. Che a lui non è mai mancata e della quale ha sempre sofferto la lontananza.
“Gaetano, dove andrai ti auguro di trovare i nostri che ci hanno preceduto e parlare di politica. Ti abbraccio con affetto”.
Massimo Biagioni