Torna “Il Filo di Perle”. Per riflettere. Occasioni perdute
MUGELLO – Torna il “Filo di Perle”. Uno spazio di riflessione, di spiritualità, di pensieri profondi che interpellano e sollecitano meditazione e analisi. Il “Filo di Perle” era la rubrica che per oltre vent’anni, sulla versione cartacea, mensile, del “Filo”, ha tenuto Nicoletta Martiri Lapi. Nel suo ricordo riprendiamo ora questa rubrica periodica, convinti che oggi, ancora di più, ci sia bisogno ogni tanto di fermarsi a riflettere, a guardare in noi stessi, e a ricordare che l’anima che si addormenta e non pensa rischia di diventare irrilevante. E lo spirito anchilosato dimezza drammaticamente la persona. Con effetti individuali e sociali negativi. Effetti dei quali ogni giorno sperimentiamo la crescente diffusione nella nostra società.
Le occasioni perdute
“Mi ritrovai un’ombra, non un corpo, né persona.
Girai per casa e vidi per terra dei gomitoli. Mi dissero: Siamo i pensieri che tu non hai svolto.
Andai nel bosco e vidi le foglie secche: siamo le parole che non hai dette e che dovevi dire.
Andai sui monti e udii i venti: siamo le canzoni che non hai mai cantato per la felicità degli altri.
Andai nei prati e vidi le gocce di rugiada: siamo le lacrime che non hai mai pianto per amore”.
(Ibsen)
Questo testo, del drammaturgo e poeta norvegese, è stato citato ieri dal pievano di Borgo San Lorenzo, don Luciano Marchetti, nell’omelia al Cimitero della Misericordia. Che ha aggiunto: “Stiamo attenti. Magari sciupiamo tanti rapporti personali. Non capiamo il dono che è un marito, che è una moglie, che è un figlio, che è una mamma, che è un nonno, che è una persona cara”. E riferendosi al testo di Ibsen ha aggiunto: “I famosi peccati di omissione. Quante esperienze d’amore potremmo fare con Dio e con il prossimo, e non facciamo! L’amore a Dio e al prossimo o è l’impegno di tutti i giorni o sarà il rimpianto di tutta la vita”.
Lo sottolineava anche Giovanni XXIII:
Sono le carezze che non abbiamo saputo dare e l’amore che non abbiamo saputo esprimere la fonte del dolore che ci accompagnerà tutta la vita.