Tradizionale scampagnata tra i monti per i bambini della scuola primaria “Dino Campana”
MARRADI – La scuola primaria dell’ I.C. “Dino Campana” di Marradi, al termine dell’anno scolastico, come ormai da tradizione, organizza insieme al gruppo Cacciatori marradese, agli Alpini, alla Protezione Civile, una gita ecologica fra le bellezze dei nostri “monti”. Quest’anno la nostra meta è stata la baita di Poggio Giuliano presso il Monte Lavane (M.1241). Nei giorni precedenti l’escursione, i nostri occhi hanno scrutato attentamente il cielo e soprattutto i siti della meteorologia, perché il tempo un po’ pazzerello di questo periodo non prometteva niente di buono. Ma finalmente la mattina dell’otto giugno un bel sole splendeva in un cielo azzurro e limpido e così l’avventura è iniziata. I bambini erano elettrizzati e gli insegnanti avevano un entusiasmo da primo giorno di scuola, pronti e disponibili a condividere pagine di vita con i loro alunni. Dopo alcuni chilometri con i pulmini siamo giunti al passo della Peschiera, dove un bel gruppo di uomini delle varie associazioni ci aspettavano nei loro abiti mimetici: alcuni erano ragazzi, altri con i capelli bianchi, ma tutti uniti dalla voglia di dedicare un po’ del loro tempo a far divertire i bambini e soprattutto a far loro apprezzare il contatto con la natura e la gioia di vivere in un territorio così bello. I ragazzi più grandi sono partiti a piedi, i più piccoli sono stati portati per alcuni chilometri da fuoristrada che si inerpicavano senza fatica fra una natura lussureggiante e profumata. La prima tappa è stata la capanna del Partigiano, dove insieme al rifugio si erge il Cippo a memoria di un’ importante pagina della nostra storia “l’Aviolancio” nell’estate del 1944 di 36 cilindri contenenti cibo, armi da parte degli alleati ai partigiani che si trovavano sul monte Lavane. Poi abbiamo continuato tutti in fila per raggiungere la meta, il sentiero si snodava fra una fitta faggeta resa improvvisamente viva dalla voce dei bambini e dai colori vivacissimi delle loro magliette; un forte odore di muschi, fiori e terra bagnata ci faceva pensare proprio al bosco delle favole; non sempre il percorso era agevole, ma mani forti e voci rassicuranti ci sorreggevano e ci aiutavano ad attraversare i punti più impervi. Finalmente la fitta vegetazione è andata diradandosi e il sole illuminava bellissimi scorci di paesaggio poi fra gli alberi abbiamo intravisto un fumo che saliva verso l’alto e un buon odorino solleticava le nostre narici ed anche il nostro stomaco ed ecco il tetto della baita di Poggio Giuliano dove gli alpini ci aspettavano con un ottimo pranzetto; era presente anche il sindaco a darci il benvenuto. Sono seguite alcune ore di ricreazione nel bellissimo prato davanti alla baita, ma qualche nuvola piano, piano è apparsa nel cielo e in lontananza si sentiva qualche rumoreggiare sospetto, così velocemente ci siamo preparati per il cammino di ritorno verso Campigno. Un serpentone lungo e colorato di bambini si è snodato nella valle, ancora con la vitalità e l’entusiasmo inalterati. A Campigno con l’arrivo di qualche goccia ci hanno raggiunto i pulmini per riportarci a destinazione e come terminavano i temi di una volta “Siamo tornati a casa stanchi, ma felici”. Il nostro più caro ringraziamento va a Marco Catani come coordinatore dell’iniziativa, alle associazioni che ci hanno permesso di vivere questa importante esperienza, con la certezza che il tempo dedicato ai bambini è tempo dedicato al futuro e alla speranza.
Fedora Anforti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 giugno 2016