Una sconfitta annunciata? Prosegue la riflessione in vista delle elezioni comunali 2019 – 2
BORGO SAN LORENZO – In un primo articolo ( vedi qui ) ho fotografato la situazione dei Comuni mugellani a sei mesi dalle elezioni: in tutti, salvo Firenzuola, dovrebbe confermarsi il PD. A Borgo però il centrosinistra potrebbe essere sconfitto nel ballottaggio grazie alla somma dei voti grillini e leghisti. Il centrodestra è in vantaggio a Firenzuola. Ricordo poi che a Marradi si è votato lo scorso giugno con la vittoria del PD.
Vediamo ora la situazione borghigiana, con alcuni approfondimenti riguardanti i voti che vengono attribuiti ai partiti e le modalità di preparazione alle elezioni.
Cosa si muove a Borgo
Per valutare su quanti voti possano contare i vari partiti occorre riferirsi a quelli ricevuti alla Camera nelle politiche del 4 marzo scorso. Non ha senso riferirsi alle precedenti elezioni amministrative, troppo forti sono state le novità recenti. Individuiamo così quattro gruppi:
– il centrosinistra (PD e alleati) arriva al 40% circa, con una flessione pesante rispetto alle precedenti elezioni; sarà proseguita durante questi mesi l’emorragia di voti ?
– il centrodestra ora guidato dalla Lega, che negli ultimi mesi lo ha forse in gran parte prosciugato, col 26% dei voti;
– il Movimento 5 stelle col 22% circa;
– la sinistra radicale col 10% circa, suddivisa in tre formazioni diverse.
La partecipazione al voto è stata intorno all’ 81%, già buona rispetto alle amministrative, e le schede non valide (bianche e nulle)poco più del 3%.
Ecco perché la trappola del ballottaggio potrebbe scattare: la somma di centrodestra e 5 stelle supera ampiamente il centrosinistra.
Consci della situazione sopra illustrata Omoboni e i suoi renziani cercano di forzare il ruolo in cui il PD è confinato con accordi che ricordano quelli già visti a livello nazionale nella scorsa legislatura e che hanno consentito un più stabile governo. Vengono dunque allacciati contatti con esponenti locali di Udc e Forza Italia, ovvero con i Casini e i Verdini borghigiani, che però anche se andassero in porto non sembrano così produttivi in termini numerici, anzi rischiano di porre nuovi e lancinanti problemi alla sinistra interna del PD, oggi più che mai a disagio per le disinvolte manovre della Giunta borghigiana.
Il Sindaco Omoboni ha poi lanciato a fine novembre l’iniziativa elettoralistica “Borgo anch’io”, nel tentativo di cooptare alcuni giovani e promettendo spazi, interessi, coinvolgimenti e iniziative a tutto campo verso chi si mostra interessato e disponibile.
Nonostante i lodevoli sforzi del sindaco per spuntare la candidatura ad un nuovo mandato non è chiaro se l’intero suo partito è convinto nel ripresentare la Giunta uscente, considerata una minestra riscaldata che non è in grado di entusiasmare più nessuno. Omoboni aveva iniziato il mandato con scaltrezza e decisione ma dopo l’abbandono dei socialisti e il salto nel PD di Renzi sono iniziate le difficoltà e a molti sono apparse eccessive le forzature per dominare il circolo PD locale, per presiedere il Gal e l’Unione. Forse appesantito dall’indigestione di cariche ha perso smalto e anziché puntare a nuovi traguardi è via via affondato nella mediocrità e nell’inerzia. Questi ultimi anni del mandato registrano una continua frizione tra la maggioranza consiliare e la Giunta. Borgo Migliore, che aveva raccolto un’area più ampia dei soli socialisti e da cui proviene il sindaco, si è sentito tradito e cerca di smarcarsi da un PD bicefalo (renziano tra gli iscritti, ma di sinistra negli elettori e nel Consiglio) che non sa che pesci prendere volendo evitare scissioni, già in previsione per i comportamenti nazionali di Renzi, e che dunque non promuove alcuna iniziativa forse sperando che le soluzioni s’impongano da sole. Presto ci sarà il congresso nazionale e una nuova conta tra fazioni che mal si sopportano e si rinfacciano errori e incapacità. Dall’esterno l’impressione è che manchi freschezza e novità, ci sia livore reciproco ma nessuna visione strategica, soprattutto manchi quel colpo d’ala che dà la passione politica e l’amore per il proprio paese.
Sarebbe ingeneroso dire che in questo mandato non si è fatto nulla, forse nulla di particolarmente evidente, purtuttavia le elezioni non si vincono con i consuntivi ma prospettando innovazioni e cambiamenti, specie quando le situazioni si apparecchiano così critiche.
(2 – continua)
Andrea Banchi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 dicembre 2018
ve la dico io come le’ sempre stata la situazione a borgo tanto senno si continua a nascondere sempre la verita’ e ha giracci intorno……allora..a borgo ci sono sempre stati due correntoni politici..i vecchi comunisti che ora chamero’ veterocom,che l erano tanti e tanti e tutti votavano per loro con percentuali da periferie bulgare.e bisogna dire che nno sempre governavano male perlomeno fino al bettarini.insieme a veterocom a borgo c’e un altra grossa corrente politica,ovvero per distingursi un po’ c’erano i cosidetti cattocom,la differenza grossa l’era che i secondi sono frequntatori della chiesa della pieve e di cavallico ma no delle feste dell unita’. poi lasciaMO stare gli estrmismi sia a sx che a dx,quegli l’erano e sono 4 gatti.poi cosa successe??crollo il muro di berlino e il pci divento’ pds e la dc scomparse dopo mani pulite.bene a quel punto ci fu’ il patto-il pds voleva governare a livello nazionale la dc a livello locale in certe zone e cosi’ naque l’ulivo di prodi.a borgo i cattocom che nno avevano mai visto la stanza dei bottoni colonizzarono l’ulivo e oggi ci sa’ tanti cattocom nel pd.il buon renzi da rignano continua la tradizione cattocom e tanti cattocom oggi si presentano con il pd……..ma ormai questo le’ tutto vecchiume l’onda gialloverde spazzera via tutto 😀