Un’anziana suora mugellana nell’inferno di Haiti: la testimonianza di suor Vincenzina Dallai
BORGO SAN LORENZO – Sabato 25 novembre è stata ospite della Parrocchia di San Pietro a San Piero a Sieve Suor Vincenzina Dallai, della congregazione “Figlie NS della Misericordia”. È nata e cresciuta nelle immediate vicinanze della Chiesa di San Giovanni Maggiore a Panicaglia, e fin da piccola aspirava a seguire l’esempio delle suore che insegnavano alla scuola elementare.
Missionaria da 44 anni, dei quali gli ultimi 25 trascorsi ad Haiti, si trova per un breve periodo dai parenti per sbrigare le pratiche di rinnovo del passaporto e, avendo anche a San Piero diversi cugini, è stata invitata a rendere una testimonianza dal Parroco Don Daniele Centorbi.
Prima della S. Messa pomeridiana, davanti a tante persone in ascolto attento – dai familiari ai bambini del catechismo – ha parlato in modo toccante della sua attività, iniziata in Burundi, Zaire e Ruanda, mentre vi imperversavano guerre e genocidi, tragedie che ha vissuto direttamente.
Adesso, ad Haiti, in un mondo geograficamente lontano dall’Africa, si è trovata ad affrontare le stesse difficoltà. Nonostante questo, la sua missione ha costruito dal niente una scuola che – dalla materna al liceo classico, oltre a un dispensario per le esigenze sanitarie – ospita quasi 2.000 bambini e ragazzi. Ma negli ultimi anni, soprattutto dopo l’assassinio del Presidente Moïse, avvenuta nel febbraio 2021, la situazione è andata notevolmente peggiorando, sotto l’aspetto economico e politico. Il Paese è caduto infatti in balia di bande armate, che rendono pressoché impossibile la stessa libertà di movimento. La sciagura si è abbattuta il 16 settembre 2022, giornata preceduta da una telefonata con la quale venne intimato, a lei e alle consorelle, di uscire di casa senza farvi ritorno. Trovarono riparo e sostegno dai parrocchiani e dal parroco stesso, ma la scuola fu completamente devastata. Anni di lavoro per costruire un valido istituto educativo per l’infanzia e l’adolescenza, completo dei supporti necessari, andati in fumo. Tutto distrutto: persino i quaderni, gli incartamenti e il materiale didattico – quando non trafugato – è stato rovinato da una perdita d’acqua provocata dai vandali.
Si è trattato di una rivendicazione anche religiosa, che voleva cancellare le opere delle missioni cattoliche, ma le suore non si sono arrese, sono rimaste. Come ha sottolineato Suor Vincenzina: “Il mio posto è lì, accanto alla povera gente. Sarà anche per la mia età, ma io non ho paura di denunciare, e questo agli oppressori un po’ di paura la fa, mentre agli oppressi infonde fiducia e protezione”. Le attività scolastiche sono riprese, anche se non ancora a regime, ma non si trova più nulla. E lei cosa ci chiede? Soprattutto le nostre preghiere e – sollecitata da una riflessione di Don Daniele su questo “amore più grande” che la guida nelle sue opere – , ha fatto un’ultima raccomandazione, che vale per tutti: “Non lamentatevi se sulle vostre tavole il cibo non è proprio come vorreste, pensate che ci sono persone così povere che non hanno niente”.
La nostra comunità, a queste parole ha risposto con un grande sostegno, ma occorre fare di più. A volte ai nostri figli lo diciamo che ci sono bambini che muoiono di fame, ma non consideriamola soltanto una frase fatta, perché si tratta di una verità che queste suore sperimentano ogni giorno nella loro scuola, dove i piccoli svengono perché malnutriti e troppo deboli… Pensiamoci, quando siamo turbati dal minimo contrattempo, quando non ci sentiamo abbastanza considerati, quando invidiamo l’auto del vicino, appena un po’ più grossa della nostra.
Suor Vincenzina fra qualche giorno rientrerà ad Haiti, dove manca tutto, e questo ci deve spingere a una riflessione su cosa sia la vera ricchezza. Per quanto la riguarda, lei lo sa bene. Quando è arrivata in Italia qualcuno della famiglia ha osservato quanto fosse dimagrita, e la sua risposta è stata: “Ma il mio spirito no, quello non è dimagrito!”.
Elisabetta Boni
Questa la testimonianza di Suor Vincenzina Dallai, mugellana di origine, sabato scorso a San Piero a Sieve, ha raccontato i suoi 44 anni di missione, dei quali gli ultimi 25 nell’isola caraibica:
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – novembre 2023