Unione dei comuni Valdarno-Valdisieve: il sindaco Murras è ottimista
LONDA – Ieri sera, nella sala consiliare di Rufina, si è svolto il consiglio dell’Unione Valdarno-Valdisieve. Unico punto all’ordine del giorno la discussione sul futuro di questo ente (articolo qui) che ha suscitato non poche polemiche. Abbiamo parlato con il sindaco Aleandro Murras e presidente dell’unione dei comuni, il quale ci ha espresso il suo entusiasmo riguardo all’incontro.
Sindaco, ci può dire, secondo lei, com’è andata la serata di ieri sera? E’ stato sicuramente un incontro positivo e partecipato, sia dai cittadini che dai rappresentanti dei comuni. Abbiamo parlato del futuro, concordando che, nonostante la possibilità che avvengano alcune fusioni, l’unione di comuni sia la cornice di partenza. Anche i risultati sono stati favorevoli; è stata infatti approvato l’ordine del giorno ed è stata una bella occasione per un dibattito sul futuro. Durante gli interventi è stata rimarcata l’efficienza dell’unione ed il “benestare” di quest’ultimo a delle possibili fusioni.
Quali sono le criticità? E’ solo un problema di funzioni associate o le problematiche sono altre? E’ difficile dire che le cose non funzionino, certo tutto può e deve essere migliorato. Dobbiamo verificare se è possibile estendere l’unione dei comuni ed affrontare un dialogo con la città metropolitana. Sono tutte problematiche che vanno affrontate, ma dobbiamo mantenere una posizione unica a riguardo.
Quali sono le strategie in atto da parte delle amministrazioni? Certamente quella di mandare avanti l’unione dei comuni, sostenendo una politica di integrazione all’interno di un’area che dovrà essere omogenea e forte che possa, così, confrontarsi con l’area metropolitana.
È ottimista verso l’unione? Molto ottimista. Questo territorio ha bisogni di omogeneità politica e istituzionale e questo porta, obbligatoriamente, ad un confronto diretto.
Ci sarà una diminuzione dei comuni? Se ci saranno fusioni, e questo avverrà se i comuni saranno interessati. Stiamo accettando le sfide della normativa nazionale con coraggio, contro l’obbligo della fusione. Saranno i cittadini a dover scegliere e, se la cosa avrà anche un riscontro economico, non sarà certo l’unione ad impedirlo.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 gennaio 2016