Unione Valdarno e Valdisieve. Il commento delle liste civiche: “Tra tutto e niente”
VALDARNO E VALDISIEVE – Riceviamo e pubblichiamo il commento delle liste civiche “Pelago, insieme per cambiare”, “Insieme per Rufina” e “Per Londa”, firmato dai consiglieri comunali Antonio Polverini, Angelo Vizzaidi e Fabio Rubino, in merito al consiglio dell’Unione Valdarno e Valdisieve.
“Quando la politica non è chiara, il suo pensare confuso, altrettanto lo sarà l’azione che ne scaturisce. Così, in un clima reso torbido dalle dichiarazioni contrastanti dei sindaci, abbiamo assistito all’ultimo Consiglio dell’Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve. Una discussione dai contenuti velati, dove l’auspicio di risanare gli accesi quanto pubblici contrasti tra la maggioranza ha di fatto consacrato la fine politica dell’Unione dei comuni del nostro territorio sotto la pax egemonica a guida Pd.
Sarebbe stato lecito discutere seriamente di riassetto funzionale dell’Unione dei comuni, argomento solo accennato, in un quadro di verifica del lavoro svolto e rilancio di nuovi obiettivi da perseguire piuttosto che assistere alla mera richiesta di un certificato dello stato di salute dell’Unione adombrato oramai dall’avvio percettibile del progetto di fusione tra i vari comuni componenti l’Unione stessa.
L’inefficace opera politica attuata da chi amministra l’Unione avrebbe dovuto generare, attraverso una virtuosa gestione associata, un efficientamento dei servizi per i cittadini della Valdisieve producento una riduzione dei costi e della conseguente tassazione, oramai elevata al massimo. Invece, nei nostri territori sono latenti le carenze di un sistema amministrativo che per quanto i nostri sindaci tendano a coprire, paga l’eliminazione della Tasi da parte del Governo Renzi. Cancellare l’unico vero tributo locale ha di fatto lasciato i nostri comuni senza la fetta più grande dei loro introiti. Pertanto oggi, in totale assenza di volani produttivi, si insegue la fusione per agguantare le risorse giacenti per tali operazioni a discapito di una rappresentatività che va sempre più accentrandosi verso i poteri forti e di un’identità territoriale che sembra non corrispondere più alla forme di una cittadinanza democratica.
Forse è l’ora di smettere di fare i tifosi in cui è giusto solo quello che fa la propria squadra e sbagliato solo quello della squadra avversaria, forse è l’ora di fare gli amministratori con la “A” maiuscola guardando cosa è giusto per la propria collettività a prescindere dal Governo del momento, ancora peggio quando non è eletto.
Un Consiglio preoccupante quello a cui abbiamo assistito, in cui solo marginalmente si è posto il cittadino, il suo reale bisogno, come cardine dei ragionamenti da affrontare per il prossimo futuro. Le forze di Opposizione saranno vigili e non permetteranno alcuna forzatura politica se non prima verranno edotti gli abitanti Tutti di ciò che si intende fare, invero di ciò che sta già succedendo.
I principi democratici restano le fondamenta di ogni processo di sviluppo, su quegli stessi principi si è costruita la nostra Repubblica, si devono attenere ed ispirare i nostri pensieri le nostre discussioni il nostro agire per il bene comune. Le scelte che verranno prese dovranno essere il frutto preciso di un confronto, anche acceso, ma mai precostituito e men che meno impari.
Su tale ultimo punto, un ammonimento alla condotta del Presidente dell’ Unione dei Comuni Murras tenuta durante lo svolgimento del Consiglio deve essere denunciato. Ricordando che in ogni confronto ci sono delle regole e di certo il concedere facoltà di parola per un tempo raddoppiato alla maggioranza non è stata una grande dimostrazione di equità”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 febbraio 2016