Vaglia, migranti a Fontebuona. Assessore Santi: “Saremo mediatori”, Scuriatti (FI): “Si facciano controlli”
Il 18 agosto Vaglia ha accolto i suoi primi migranti, più di una ventina di uomini adulti, pare provenienti dal Bangladesh, nella struttura di San Michele alle Macchie di proprietà delle Suore dell’Ordine della Madonnina in località Fontebuona. La sera stessa l’Amministrazione di Vaglia ha indetto un incontro pubblico con la popolazione al Circolo Arci di Fontebuona sul tema dell’ospitalità dei migranti (qui il bilancio dell’assemblea da parte del Sindaco Leonardo Borchi).
Precisa l’Assessore Camilla Santi – deleghe alle Politiche Sociali, Cultura, Sanità – : “A Fontebuona abbiamo pensato di organizzare un’assemblea pubblica per informare, creare dibattito e confronto. Ed è quello che è stato: non c’è stata polemica da parte dei partecipanti, solo la volontà di capire, di fare domande sull’organizzazione e su come verrà gestita questa accoglienza – il soggetto gestore che se ne occuperà sarà la Cooperativa Cristoforo, con sede legale a Pontassieve-, sui dettagli del sistema d’accoglienza italiano, quale sarà il permesso di soggiorno che verrà riconosciuto”. E continua: “Eravamo preoccupati all’inizio; pensavamo, visti certi commenti apparsi in internet, di sentire solo lamentele. C’era certamente chi aveva paura, ma era più un non conoscere, ben predisposto però al voler capire. Come Amministrazione siamo soddisfatti, perché non è stato banale. Ma c’è molto da lavorare. Faremo un focus culturale, con incontri, documentari e momenti di dibattito per far capire quello che è l’integrazione, i migranti e le dinamiche mondiali; vorremo creare una fucina per avvicinare due mondi e noi come Amministrazione porci come mediatori, cercando di riuscire a tirare fuori, da quello che è nato come un’emergenza, un cambiamento culturale per il nostro Comune. Per questo stiamo pensando di realizzare un sistema di comunicazione che possa accogliere le cose positive e negative dell’accoglienza, i bisogni dei cittadini e le necessità della cooperativa”.
Claudio Scuriatti, il consigliere di Forza Italia, però pone altre questioni, non legate all’aspetto culturale: “Il sindaco di Vaglia controlli e faccia ispezioni con personale adeguato a San Michele. Perché c’è da tutelare i cittadini nella loro sicurezza di vivibilità, in primis dal punto di vista sanitario”. E puntualizza: “Non siamo affatto sicuri che siano del Bangladesh. Non sono stati identificati infatti, né hanno avuto uno screening sanitario. Chi può dire che non ci sia un infiltrato terrorista o un malato cronico o che comunque non veicolino malattie? Chi può dire se abbiano realmente diritto di essere considerati profughi e rifugiati di guerra? Firenze e la Regione Toscana non hanno luoghi di filtraggio, come centri di prima accoglienza o centri di identificazione ed espulsione, una questione che sarà mia premura far porre al Consigliere Stefano Mugnai nel Consiglio Regionale. Qui a Vaglia però prima si saprà chi sono queste persone, anche dal punto di vista di salute, meglio sarà. Perché oltretutto più tempo ci vuole per l’identificazione, che può essere anche di mesi, più la questione si tramuta dalla gestione di un’emergenza in un solo business economico per le cooperative che conducono le accoglienze, pagate con soldi pubblici. Per altro vorrei chiedere al Sindaco Borchi, visto che mi risulta che a Borgo e a Dicomano è un’associazione o una cooperativa del posto il soggetto gestore dell’accoglienza, come mai Vaglia non abbia segnalato una realtà locale che facesse capo alla nostra comunità invece di doversi affidare alla Cooperativa Cristoforo di Pontassieve”.
Fabrizio Nazio
(Foto di Giuseppe Casamassima)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 agosto 2015