Vivilosport, rinunciare alla messa in liquidazione è un atto di responsabilità: la replica del sindaco Omoboni
In una nota diffusa dal Comune il sindaco Omoboni spiega la scelta di revocare la decisione di liquidare Vivi lo sport srl, e di rilanciarla con la nomina di un amministratore unico.
“In quattro mesi abbiamo approfondito la situazione della società, che a luglio presentava una situazione difficile, e oggi, con un atto responsabile proponiamo la revoca della liquidazione. C’è un dato di fatto: in questo modo evitiamo un fallimento doloroso ed il Comune non sborsa un euro, né in termini di esborso di capitale che di accollo dell’onere per investimenti passati. E’ stata un’estate terribile dal punto di vista meteorologico e questo ha peggiorato notevolmente la situazione della società in liquidazione. Con il fallimento della Vivilosport – dichiara il sindaco Omoboni – si perderebbero posti di lavoro oltre alla quasi certa interruzione del servizio, con il conseguente depauperamento dell’impianto sia in termini di attrezzature sia in termini di immagine e clientela. È soprattutto l’approvazione e l’impegno a sostenere le linee guida del piano di rilancio da parte di tutti gli addetti alle piscine – osserva il primo cittadino borghigiano – che ci fa ritenere di essere sulla strada giusta per un impianto rivitalizzato ed in grado di sostenersi, uno spazio dove l’associazionismo locale, natatorio e non solo possa svilupparsi sempre più”.
I passaggi successivi alla revoca della liquidazione prevedono la nomina di un amministratore unico al posto del Consiglio di amministrazione (per la sua individuazione è in pubblicazione un avviso pubblico) per realizzare un abbattimento rilevante del costo di funzionamento della società e una gestione unitaria degli impianti e della attività da parte della società Vivilosport, con l’obiettivo di un miglioramento ed ampliamento dei servizi offerti.
“Monitoreremo costantemente i risultati della società – conclude il sindaco Omoboni -, ma di sicuro non ci possiamo rimproverare di non avere tentato tutto ciò che era in nostra facoltà pur di non sottrarre questa risorsa ai cittadini di Borgo e del Mugello”.
© Il Filo, Idee e notizie dal Mugello, dicembre 2014