WeCo, nel Mugello un importante polo per le batterie al litio
SCARPERIA E SAN PIERO – È mugellana l’azienda prima classificata del ranking Leader della crescita 2023, stilato da Statista – Sole 24 Ore. Ne ha dato notizia oggi, martedì 22 novembre sulle sue pagine, lo stesso “Il Sole – 24 ore”. Si tratta di WeCo, con sede a Pianvallico – davanti all’ex-Stefan-, nel comune di Scarperia e San Piero, un’impresa familiare, specializzata nella produzione di batterie al litio.
Il quotidiano promotore della speciale classifica che evidenzia le aziende più dinamiche mette in luce che l’azienda fondata da Marco Aiazzi di Scarperia nel 2015 ha registrato nell’ultimo triennio una crescita superiore al 433%, e se nel 2021 ha chiuso il bilancio con un fatturato di 63 milioni di euro, nel 2022 il fatturato sarà di 210 milioni di euro. Con 22 occupati in Mugello e un’altra settantina nello stabilimento in Cina.
“Tutto parte dall’esperienza della famiglia nel campo delle rinnovabili e dalla capacità del management di fare scelte mirate, grazie all’osservazione delle esigenze del cliente finale – come dichiara al quotidiano Il Sole 24 ore Lorenzo Fagiuoli, direttore tecnico di WeCo -. Un cliente che beneficia del controllo al 100% di ogni batteria e della garanzia di 10 anni o 7mila cicli. Agli installatori, poi, abbiamo semplificato al massimo il lavoro. Il nostro prodotto trainante – continua Fagiuoli – è il dispositivo di storage 5K3, basato su celle al litio di forma prismatica, una forma che ottimizza la densità energetica della cella stessa, che è capace di coprire diverse applicazioni, da quella residenziali a basso voltaggio a quelle industriali ad alto voltaggio. E si può controllare digitalmente a distanza con wi-fi o bluetooth in tempo reale”.
“Attualmente la produzione è ancora tutta in Cina a Dongguan – ha spiegato Fagiuoli – dove ci sono 15mila metri quadri di stabilimento, ma abbiamo già installato ed avvieremo entro il 2022 anche nuovissima linea di produzione nei nuovi spazi italiani, con una capacità produttiva fino a 40mila batterie all’anno, pari a circa il 20% dei nostri attuali volumi di vendita conclude Fagiuoli-. Non è propriamente un reshoring, abbiamo progettato e realizzato una linea automatizzata per studiare miglioramenti di prodotto e di processo da trasferire anche nella sede in Cina”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 novembre 2022