47 milioni per le Ferrovie in Mugello. Le prime risposte su tempi e progetti
MUGELLO – Questa mattina lunedì 8 gennaio a Borgo San Lorenzo è stato presentato a Villa Pecori il Protocollo d’intesa per la riqualificazione della linee ferroviarie Faentina e della Valdisieve (articolo qui). Sono intervenuti il vice ministro Riccardo Nencini, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e i sindaci dei territori interessati, da Pontassieve a Scarperia e San Piero, passando per Marradi, Borgo San Lorenzo, Vicchio (articolo qui), Dicomano (articolo qui) e Rufina.
A breve inizieranno i lavori, il protocollo definisce le opere in una lista senza dettagli. Abbiamo delle informazioni in più? Per esempio, per eliminare il passaggio a livello a Vicchio cosa si è scelto di fare? “Abbiamo deciso di intervenire nella soppressione del Pl con un sottopassaggio – dice l’assessore vicchiese Simone Bolognesi – la fase di progettazione è abbastanza avanzata, ora va portata in conferenza dei servizi insieme a tutti gli enti preposti, per risolvere alcune tematiche della viabilità alternativa e collegata”.
Per le varie opere sono stati fatti degli studi di fattibilità? Ad esempio c’è chi dubita sia possibile eliminare i passaggi a livello a Borgo San Lorenzo. “Gli studi di fattibilità sono stati fatti – risponde il sindaco Paolo Omoboni – e ovviamente valutati alcuni tracciati. Quello più grosso, che riguarda la strada regionale 302 in località Panicaglia, prevede un sottopasso; sugli altri due, che sono in zona collinare in direzione Pontassieve, sono stati individuati percorsi alternativi”.
Quindi è possibile oggi quantificare i costi di ogni intervento? “Non ho una risposta puntuale – dice l’assessore regionale Ceccarelli – però l’individuazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi è stata demandata ad un rapporto stretto tra le amministrazioni comunali e Rfi, che ha fatto una stima di massima. Molto dipenderà da quelle che saranno le soluzioni perseguibili o non. Laddove si dice ‘si farà un sottopasso’, necessariamente dovremo fare approfondimenti e vedere quello che sta nel sottosuolo”.
Sui lavori abbiamo un cronoprogramma preciso? Quando inizieranno? “I lavori per quanto riguarda le stazioni partiranno entro l’anno – dice Ceccarelli – per gli interventi di altra natura nel momento in cui ci saranno l’approvazione del progetto e tutte le autorizzazioni che corredano la possibilità di andare in appalto. Personalmente non mi sbilancio, ma non so se qualche amministratore comunale è in grado di sapere a che punto stanno”. Il protocollo tuttavia non ha scadenze: il suo valore resta tale fino a quando l’ultima opera verrà fatta.
L’accordo inoltre parla solo di infrastrutture, non di nuovi treni. Lo chiarisce e lo sottolinea il vice ministro Riccardo Nencini: “Una cosa sono i fondi previsti da questo protocollo destinati ad una attività, altra cosa sono le misure che sono un altro capitolo del bilancio dello Stato che riguardano l’acquisto di vettori più moderni e più nuovi, ma è un’altra storia. Che è arrivata: i finanziamenti da distribuire alle regioni per questo esistono già”. Aggiunge Ceccarelli: “Gli interventi infrastrutturali consentiranno di ragionare su una rimodulazione del servizio che è offerto al Mugello e alla Valdisieve, togliendo le sovrapposizioni a vantaggio delle integrazioni tra gomma e ferro e consentiranno alla Regione, nei limiti delle compatibilità economiche, di ragionare su di un servizio che guarda certamente ai pendolari, a chi va a lavoro e a scuola, ma anche a chi vuol raggiungere queste vallate per turismo. Per quanto riguarda i treni, il 97% di quelli che viaggiano su questa linea sono nuovi, entro il 2023 sarà cambiato totalmente l’intero parco macchine”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 gennaio 2018