A Borgo San Lorenzo ha aperto una nuova bottega…di’ tatuaggio
BORGO SAN LORENZO – C’è un nuovo studio, a Borgo San Lorenzo, dove si realizzano tatuaggi artistici. E’ la “Bottega di’ Tatuaggio” di Simone Matulli, un laboratorio piccolo ed accogliente dall’atmosfera orientale, dotato delle più moderne strumentazioni. Simone, che esegue tatuaggi da oltre 20 anni, può contare sull’esperienza maturata nei laboratori di Firenze e Sesto Fiorentino, sulla partecipazione a convention in svariate città d’Italia (quella di Firenze è la più importante) e anche su vari premi ottenuti. Mugellano da svariati anni, ha ora deciso di portare qui anche la sua attività e, poche settimane fa, ha trasferito il suo studio in via Firenze e Borgo San Lorenzo.
Abbiamo quindi parlato con lui della sua attività e delle ultime tendenze, stili e caratteristiche in fatto di tatuaggi, che spesso sono vere e proprie opere d’arte:
Come si diventa tatuatori? Quale è la tua formazione? “Ho frequentato il liceo artistico a Firenze, poi l’università di disegno industriale, che è sotto la facoltà di architettura. Proprio mentre facevo l’università, nel 2003, ho iniziato a fare tatuaggi e non mi sono più fermato. Allora non c’erano scuole, ho iniziato con alcuni amici, poi nel 2006 ho aperto il primo studio in viale don Minzoni a Firenze. Dopo, nel 2009, ho aperto con due colleghi un negozio più grande a Firenze, dove sono stato per cinque anni per poi spostarmi a Sesto Fiorentino. E ora Borgo San Lorenzo, più vicino a casa, visto che dal 2o18 abito in Mugello”.
Dicevi che hai partecipato a molte convention… Quelle di Firenze le ho fatte tutte, ogni anno dal 2008, poi Bologna, Cagliari, Palermo, e altri in giro per l’Italia.
Hai vinto anche dei premi? A Pistoia per vari anni di fila, uno a Cagliari e uno a Firenze.
Cosa significa parlare di “stile” di un tatuggio? Quale quello che prediligi per i tuoi lavori? Faccio tatuaggi di tutti gli stili, anche se prediligo tribali e geometrici, e dot work, che sono quelli fatti a puntini, ossia nei quali la sfumatura è resa da una serie di puntini più o meno fitti. Ma mi piace molto anche il Giapponese.
Sul tuo sito internet scrivi che preferisci lavorare free-hand, cosa significa? Alcuni tipi di tatuaggio mi piace farli a mano libera, ossia disegnare direttamente sul corpo della persona, in modo da valorizzare la muscolatura e i tratti del corpo che si disegna. Invece altri si devono obbligatoriamente realizzare facendo prima una stampa e poi facendo uno stencil, che sulla pelle lascerà poi la traccia da seguire. Questo ad esempio per le scritte, quando si deve rimanere fedeli all’immagine. Ma quando possibile preferisco disegnare a pennarello sulla pelle la traccia per il tatuaggio.
Ci sono anche nuove tendenze, ci parli del “fine line”? Si tratta di una tipologia che va di moda negli ultimi anni. Significa linea fine. Ma se è esageratamente fine col tempo rischia di deteriorarsi particolarmente. Occorre trovare un compromesso per la buona riuscita e durata del tatuaggio
Si parla anche di water color. Cosa è? E’ una tecnica che andava molto di moda qualche anno fa. Consiste nell’usare chiazze di colore, come fosse un acquerello, con colori un po’ mischiati che danno un effetto molto sfumato e leggero.
Come ti regoli per i materiali e gli inchiostri da utilizzare? Ci sono normative rigide? I tatuatori devono avere fornitori riconosciuti, che rilasciano schede tecniche. La questione è complessa specie per quanto riguarda i colori. Spesso le norme in merito cambiano di frequente. I pigmenti del colore sono prodotti complessi, e per questo sottoposti a frequenti cambi di normativa
Ti sei trasferito da poco a lavorare qui, come risponde il Mugello? Per ora non sono conosciuto in zona, ma vorrei far apprezzare il mio lavoro. Anche perché tanti clienti ancora arrivano da fuori Mugello. Una delle mie specializzazioni è la copertura, ossia coprire tatuaggi esistenti con disegni nuovi. Per questa si prestano molto bene i tribali ed i geometrici. E arrivano persone da tutta la Toscana e anche da altre regioni d’Italia. Mi piacerebbe però anche avere clientela locale, anche se credo ci voglia solo un po’ di pazienza.
Cosa deve fare chi vuole contattarti? Qui allo studio sono sempre aperto e le persone possono passare per vedere il negozio, chiedere informazioni e parlare del tatuaggio. Poi naturalmente per eseguirlo lavoro su appuntamento. Possono anche contattarmi tramite i miei social (Facebook e Instagram) e tramite il sito internet.
Ma c’è ancora chi ha paura? C’è chi ha paura degli aghi, ma se si sceglie la zona giusta da cui partire non è una cosa molto dolorosa. Molti partono da cose piccole e poi “prendono il via” e se ne fanno diversi.
Naturalmente cambia molto a seconda delle parti del corpo scelte, giusto? Tantissimo. Le braccia sono la parte più “tranquilla” del corpo. In altre zone, a parte alcune delle gambe, per qualcuno può diventare fastidioso.
Il tatuaggio più strano che hai fatto? Tanti anni fa un ragazzo ha voluto sulla schiena la locandina del film “Le iene”, con tanto di scritta. Il tutto piuttosto grande, più o meno come un foglio A4. Due ragazzi invece hanno voluto tatuarsi all’interno delle labbra la scritta Hso. Ho chiesto cosa volesse dire e mi hanno risposto: “a caso”.
Che età ha chi sceglie di tatuarsi? Il boom dei tatuaggi che c’era fino a qualche anno fa tra i giovani adesso si è un po’ placato. Poi molti giovanissimi si tatuano da amici, in casa con materiale comprato su internet. Ma chi si improvvisa, specie per grandi tatuaggi, rischia di fare un danno, con un disegno che poi ricordiamo che non si può rimuovere.
Ci aiuti a districarci tra i vari stili di tatuaggio? In modo da chiarire le idee anche ai nostri lettori C’è il lettering, ossia scritte e nomi. Poi i disegni tradizionali (la classica ancora, le pin up) poi i moderni fine line e water color, il giapponese. Questi ultimi sono delle vere opere d’arte. Solitamente raffigurano samurai, pesci, fiori, dragoni, tigri o altri animali colorati; su uno sfondo che raffigura gli elementi (come fuoco, aria, acqua e fuoco) che invece di solito è in bianco e nero. Poi c’è tutta la parte ornamentale, che non ha un significato e che comprende i tribali, dai più classici che si richiamano alle culture maori o delle isole polinesiane, a quelli geometrici. O ancora i tatuaggi di coppia, disegni divisi a metà o collegati idealmente da un filo.
Insomma, non avete più scuse, non resta che scegliere quale disegno eseguire. Per contattare Simone i riferimenti sono:
Instagram: la_bottega_di_tatuaggio
Facebook: La bottega di’ tatuaggio
www.labottegadisimonematulli.it
Telefono: 3396575999
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Aprile 2023