Accordo Metrocitta Fi-Bo, Scarpelli si lamenta: “Mugello fuori dai giochi”
MUGELLO – L’accordo tra Città metropolitane firmato dai sindaci Nardella di Firenze e Merola di Bologna fa discutere il Mugello che pretenderebbe un ruolo più rilevante, per tante buone ragioni che lo rendono vera cerniera tra i due grandi poli, sia storico-culturali, sia turistiche e anche economiche. Nella discussione interviene anche il primo cittadino di Firenzuola Claudio Scarpelli, che con toni preoccupati teme che il protocollo siglato “si occupi esclusivamente degli interessi delle città”. Dopo l’entusiasmo sulle opportunità che si potrebbero aprire del collega di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, nel ruolo di presidente dell’Unione, e le osservazioni di Ignesti di Scarperia e San Piero che si è rammaricato di un mancato coinvolgimento fino ad ora, “se prima del protocollo si fossero conosciuti in maniera più dettagliata i termini – ha detto – forse avremmo potuto declinare meglio le nostre aspirazioni e le nostre proposte”(articolo qui), il primo cittadino firenzuolino afferma: “Apprendere dal Tg3 di un accordo tra le città metropolitane di Firenze e Bologna non fa certo piacere. Per un comune come quello di Firenzuola che, confinando con cinque comuni del bolognese, rappresenta la quasi totalità della cerniera di congiunzione tra le due città metropolitane (se si esclude un piccolo tratto di competenza di Barberino), non essere minimamente interpellato, è in primo luogo un motivo di grande delusione e in seconda battuta lascia temere che tali accordi o siano affermazioni di facciata o si occupino esclusivamente degli interessi delle città, intese come agglomerati urbani, senza andare minimamente ad analizzare le problematiche e le opportunità per le zone periferiche e rurali. Quello che posso affermare – prosegue Scarpelli – è che né il mio comune né l’Unione Mugello sono stati minimamente coinvolti nella stesura del documento. Pertanto non conoscendo assolutamente gli argomenti e i termini dell’accordo sottoscritto con tanta enfasi, mi auguro che i tecnici e i politici della città di Firenze siano stati capaci di comprendere le problematiche e le opportunità delle zone periferiche montane come la nostra, restando comodamente seduti nei loro palazzi medicei. Ma temo fortemente che si siano presi la briga di curare esclusivamente gli interessi della zona urbana della Metrocittà tralasciando completamente il contado. Nei prossimi giorni – conclude il sindaco dell’Alto Mugello – mi confronterò con i miei colleghi bolognesi per capire se anche loro hanno subito il medesimo ‘trattamento’ oppure se la città di Bologna ha tenuto in maggior rispetto e considerazione le necessità delle sue zone periferiche, rispetto a Firenze, che si ricorda di Firenzuola solo quando deve gestire i propri rifiuti”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 novembre 2017