Aldo Giovannini, un premio alla “memoria storica” di Borgo San Lorenzo
BORGO SAN LORENZO – Quando il sindaco di Borgo San Lorenzo lo ha chiamato per consegnargli la massima onorificenza del Comune, lo Scarabeo d’Oro, gli si leggevano in faccia felicità ed emozione.
Aldo Giovannini, classe 1940, borghigiano doc, ha dedicato molta parte della propria vita a preservare la memoria storica del paese natale ed a raccontarne le vicende. Lo testimoniano i libri che ha pubblicato, ben quattordici, e lo dimostra il suo incredibile archivio fotografico e documentario, che conserva nella sua abitazione.
Ricevere questa onorificenza proprio nel giorno della consegna al Comune di Borgo San Lorenzo della Medaglia d’Oro al Merito Civile lo ha reso doppiamente orgoglioso. “Sì – dice – la mia principale felicità è venuta dal riconoscimento dell’onorificenza al Comune di Borgo San Lorenzo. Quando nel 1993, per il cinquantesimo anniversario del bombardamento di Borgo San Lorenzo fu innalzato il monumento, ricordo che l’anno successivo durante una cerimonia in Pieve avevo davanti il sindaco di allora e lanciai la proposta di conferire la medaglia d’oro al merito civile. Avevo visto in tv che il Presidente della Repubblica aveva attribuito questo riconoscimento al comune di Fasano che aveva avuto 30 morti, ed a quello di Frosinone. E pensai: ‘noi di vittime civili a causa dei bombardamenti ne abbiamo avute oltre 140’. Da qui la proposta. Ma il tempo passava, io continuavo a riproporlo, ma senza alcun riscontro. Dopo tre sindaci, Baggiani, Margheri e Bettarini, finalmente arriva Paolo Omoboni. Gli riparlai della cosa, lui mi chiese di aiutarlo a produrre la documentazione necessaria. E la cosa è andata in porto. Negli ultimi anni c’è stata solo una cosa che mi ha fatto arrabbiare e dispiacere: quando un funzionario della Prefettura disse che ‘la domanda c’è ma deve essere valutata’. Ricordo che lo scrissi proprio su Il Filo: ‘140 morti devono essere valutati’, una cosa vergognosa. Così quando è giunta la notizia che il Ministero degli Interni aveva attribuito la Medaglia d’Oro per me è stata una vittoria, perché il gonfalone non è di parte, è di tutti, e al centro c’è San Lorenzo, guarda caso.”
Anche Giovannini nell’occasione è stato premiato. “Mi sono davvero emozionato – dice ripensando a quella mattina all’auditorium del Giotto Ulivi -, non me lo sarei mai aspettato. Da una parte ero contentissimo che finalmente questa battaglia era andata a buon fine. Dall’altra parte il Comune ha ritenuto giusto che Aldo Giovannini, che tanto si è battuto per questa Medaglia d’Oro, avesse questo riconoscimento.”
Ma il riconoscimento va oltre l’episodio della Medaglia d’Oro. E la motivazione, scritta sulla pergamena, ne spiega i motivi: perché Giovannini “rappresenta la memoria storica di Borgo e del Mugello, e grazie al suo impegno e al suo lavoro tramanda racconti, immagini ricordi di ciò che siamo stati e di quello che stiamo diventando.“
Aldo sorride: “Hanno considerato tutto quello che in vita ho fatto…”. E torna indietro nel tempo: “La passione me l’ha data il mio babbo. Mi ricordo che avevo 14 anni e c’era una partita importante al Romanelli, una squadra di alto livello, non ricordo se il Grosseto o l’Arezzo. Mio babbo si sentiva male, e disse, ‘Aldo, via, vai te a fare questa partita: ti presenti, dici che sei il figliolo di Amilcare, prendi le formazioni, guardi la partita, e quando vieni a casa si fa l’articolino’. Ecco, da quel giorno partì la passione per lo sport, per l’arte, per la cultura, anche perché, come sai, all’arte e alla cultura mio babbo c’è stato tanto dietro, è stato presidente di premio ‘Mugello 1960 Cultura’ e quanto avrà scritto sui pittori mugellani. Ecco, questa passione l’ha passata a me. Che ho sviluppato fuori dal mio lavoro, perché questa non era la mia occupazione: se avessi aspettato un tozzo di pane dai giornali e compagnia bella diventavo Gandhi, avrei fatto 40 giorni di digiuno!”
Dalla collaborazione con La Nazione e dalla passione per lo scrivere si è passati anche a un lavoro di raccolta. “Questo è venuto strada facendo: ho iniziato a raccogliere articoli, documenti, poi mi sono appassionato alle foto d’epoca. Qui, in questi scaffali ho 90 mila immagini fotografiche, dal 1860 fino ai giorni nostri. E le foto non le ho messe nelle scatole da scarpe, come si usa spesso, o in una busta della coop. Le ho sistemate in album, anno dopo anno, e per ciascuna foto ho annotato i nomi di chi era nella foto, i luoghi, le date”.
Tanti gli hanno consegnato le proprie foto, e lui ha fatto un lavoro di catalogazione da certosino. E ora tanti si rivolgono a lui, per studi e ricerche di ogni genere.
In questi decenni non sono mancate le soddisfazioni. Ne ricorda in particolare due: “La scoperta del dipinto, al Louvre, raffigurante Borgo San Lorenzo nel ‘600. Esistevano raffigurazioni del paese nel ‘700, ma del Seicento no. Fu una bella soddisfazione. E ricordo ancora l’emozione di quando la riproduzione mi pervenne dal Louvre, e quando la direttrice del museo francese venne a Borgo San Lorenzo e poi a Firenze e volle incontrarmi”.
La seconda grandissima soddisfazione fu il ritrovamento delle foto dell’avvocato Ungania. “Le cercavano tutti – racconta Aldo -. E io le ritrovai per caso a Vercelli. Andò così. La Fortis doveva giocare contro il Vercelli, e figuriamoci se mi sarei perso una partita del genere. Organizzammo la trasferta, e mia mamma mi disse di un cugino, che si era trasferito a Vercelli. Lui era morto, ma c’erano i figli, li incontrai, mi fecero una gran festa e io avevo portato con me come dono il mio libro ‘Caro vecchio Borgo’. Dopo la partita li vedo venirmi incontro. E mi dicono: ‘Aldo, abbiamo visto il libro, con tante fotografie. Ecco, noi abbiamo vecchie foto del Mugello in soffitta, in una cassapanca. Erano del nonno’. Li seguo incuriosito e nella cassa c’erano tre grandi album con la copertina di cuoio. Me le dettero tutte. Erano le foto di Ungania. E grazie a una partita di calcio ho ritrovato un tesoro fotografico”.
Ora a queste soddisfazioni se ne è aggiunta un’altra: la Medaglia d’Oro al Merito Civile a Borgo San Lorenzo e lo Scarabeo d’Oro a chi questo riconoscimento lo ha a lungo sollecitato. Una gioia che lo ricompensa dell’impegno profuso in tutti questi anni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 aprile 2022
Complimentissimi!!!! Se non sbaglio, Aldo nel 1998 ha avuto anche l’ onorificenza di “Cavaliere per ordine et merito della Repubbluca Italiana”!
Tantissima roba!
Marilisa Cantini
Forza Aldo complimenti dopo tante ostruzioni anche il comune di borgo ha dovuto riconoscere il tuo giusto valore , potresti ora completare l’opera pubblicando le memorie che avevi scritto sul periodo della resistenza ? che a suo tempo TI fu consigliato di non pubblicare Ti chiedo troppo ?
Lorenzone Della Gratella
Complimenti vivissimi a Aldo Giovannini. Questi riconoscimenti meritatissimi per la sua costante ricerca ed attenzione alle vicende di Borgo e del nostro amato Mugello. Spesso fa riaffiorare alla mente piacevoli ricordi di vicende o persone significative della nostra gioventù ed esempi anche per i giovani di oggi. Grazie Aldo per il tuo impegno.
Francesco Tarchi