Alimentari Barletti, da cento anni tra formaggi, salumi e baccalà, nei mercati del Mugello
BORGO SAN LORENZO – Più di un secolo, a vendere alimentari. In paese e nei mercati. Barletti a Borgo San Lorenzo è sinonimo di botteghe, soprattutto alimentari. E ora questa lunga tradizione commerciale è stata riconosciuta dalla Camera di Commercio, con il premio “Firenze e il lavoro” assegnato alla ditta “Barletti Aurelio snc di Barletti Francesco e Andrea”. (articolo qui)
Il più giovane della famiglia è Andrea -che di soprannome chiamano, guarda caso, “Cacino”-, e apre volentieri l’album dei ricordi: “All’origine della storia c’è un deposito del ghiaccio, a Borgo San Lorenzo. Era di Colomba Simiani in Barletti. Poi suo figlio, il mio bisnonno, Carlo Barletti, ampliò l’attività commerciale. A quei tempi nelle licenze c’era di tutto. E così il mio bisnonno continuò con il deposito del ghiaccio, vendeva il pesce, aprì un ristorante, il Ristorante Carlino in piazza Dante, e iniziò la vendita di generi alimentari nei mercati.”

Due pubblicità della ditta Barletti sul “Messaggero del Mugello”, la prima del 1897 e la seconda del 1899

Borgo San Lorenzo, primo Novecento. Il ristorante di Carlo Barletti in piazza Dante (dove adesso c’è il Civico 11)
Di che anni si sta parlando? “Mio nonno Aurelio era del ’04, quindi si sta parlando del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Mio babbo Francesco è del 1932. La licenza di mio nonno Aurelio è datata 1934, perché in precedenza lavorava con la licenza di suo padre.”
Una famiglia di commercianti, una famiglia di alimentaristi. E in più rami: “Il mio bisnonno aveva vari figli, Leandro, Napoleone, Aurelio, e e ciascuno poi prese un settore diverso, Leandro il pesce, chi il bar (avevano aperto un bar alla Magnolia), e mio nonno Aurelio gli alimentari, con l’attività ambulante, aprendo poi anche un negozio, una drogheria in centro, a Borgo, in piazza del Poggio, negli anni ’50. Che poi è passata ai figli Francesco e Franco. In seguito mio padre e mio zio si divisero, la mia famiglia restò nell’attività dei mercati, abbiamo acquistato un capannone alla Soterna, mentre mio zio Franco mantenne il negozio, ora chiuso. E poi è toccato a me, fare i mercati, insieme a mio babbo Francesco e a mia mamma Maria Teresa.”
Qual è stato il segreto del successo, in casa Barletti? “Me l’hanno insegnato mio nonno e mio padre -dice senza esitazioni Andrea-: prezzi giusti e la qualità dei prodotti. Altrimenti non saremmo durati quattro-cinque generazioni”.
La qualità come riuscite ad assicurarla? “Il mestiere, ovvero l’esperienza contano molto. Ero ancora un bambinetto quando andavo con mio nonno e mio padre a comprare i formaggi. E son sempre stato in mezzo a forme di formaggio, baccalà, acciughe e salumi. Loro mi hanno trasmesso esperienza e passione, perché la passione, in questo lavoro, per far bene, è sicuramente importante. Non si può neppure improvvisare. Ricordo ancora come mio padre mi dicesse: ‘quando entri in un caseificio non guardare le esposizioni di formaggio, guarda in terra. E guarda il formaggio solo quando sei davanti a quello che vogliono venderti’. Lo diceva perché altrimenti il profumo e la bellezza di quelle migliaia di forme, ti distrae, compreresti tutto. E invece occorre essere concentrati su quello che si acquista: il nonno Aurelio mi ha sempre detto che conta molto anche il colpo d’occhio, per capire se è un formaggio di qualità.”
E poi la conoscenza delle aziende, quelle che ti danno la garanzia di prodotti genuini e di alta qualità: “Questo conta sempre. Una cosa però è cambiata rispetto al passato -dice Andrea Barletti-. Il peso della burocrazia, le troppe regole che gravano il settore, e che talvolta rendono difficile operare”.
Ma la passione e la tradizione sono più forti degli ostacoli e così ogni giorno, da un secolo, prima Carlo, poi Aurelio, poi ancora Francesco, ed ora Andrea hanno caricato il loro furgone di tanti prodotti alimentari per portarli nei mercati, di settimana in settimana: il lunedì il banco ambulante di Barletti lo si trova a Firenzuola, il martedì a Borgo San Lorenzo, il mercoledì a Bivigliano, e poi giovedì è a Vicchio, e il sabato a Sesto Fiorentino. Tra gli alimentaristi il banco più antico. E sempre ricercato da una clientela molto fedele.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 gennaio 2021
Non abito dalle Vs parti, se abitassi da voi sarei un vostro cliente affezionato. Complimenti vivissimi per la bellissima famiglia 👪 e per la vs storia di intrapresa?