L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti chiede spiegazioni all’organizzatore del raduno mugellano
MUGELLO – Sì, era davvero prevedibile. Una vicenda così paradossale, con un mega-raduno di camperisti all’Autodromo del Mugello venuti da ogni dove per partecipare a un evento pubblicizzato da mesi, con l’obiettivo e il desiderio di esser parte di un record da Guinness dei primati, quello del più grande raduno di camperisti al mondo, improvvisamente annullato (articolo qui), non poteva non suscitare un vespaio di polemiche.
L’organizzatore dell’evento, Curzio Parenti, poche ore dopo l’annuncio del flop, ha dato le sue spiegazioni (articolo qui), ma evidentemente non sono state sufficienti per tranquillizzare i tanti camperisti che sono usciti dall’Autodromo mugellano arrabbiatissimi per quella che in molti hanno definito “una presa in giro”.
Così a brevissima distanza ecco una lettera che Isabella Cocolo, in qualità di Presidente e legale rappresentante dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, indirizza a Parenti del GWRMugello.
“Ho ricevuto richiesta -scrive la presidente dei Camperisti- da parte di alcuni nostri associati che si sono iscritti all’evento da lei organizzato, di valutare i motivi per i quali il GUINNESS WORLD RECORD MUGELLO NON ha avuto luogo.
Ci hanno spiegato che avevano aderito perché alla base dell’evento vi erano diversi patrocini e un grande risalto tra i media nonché nei siti dei patrocinanti.
Poiché quanto occorso non può risolversi solo per il fatto che ogni partecipante ha versato solo 15 euro visto che hanno ricevuto un danno reale per aver inutilmente percorso centinaia di chilometri per parteciparvi. Altresì insufficiente la sua dichiarazione su FB “la Burocrazia nel nostro bel Paese non è affatto semplice … sono e sarò disponibile al mio solito numero di telefono che ricordo essere 335 5270375”.
Per quanto detto, vista la portata dell’evento e stante la sensazione che in molti hanno provato, come lei scrive, di essere stati oggetto di una truffa, è suo interesse chiarire tempestivamente la situazione provvedendo a:
- rendere pubblici i documenti che le hanno impedito di svolgere l’evento, inviandocene tempestiva copia via mail in modo da consentirci una serena valutazione e di conseguenza di sviluppare una corretta informazione;
- comunicare il numero dei proprietari di autocaravan che hanno aderito all’evento versando i 15 euro;
- garantire, in osservanza di quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del Reg. (UE) 2016/679, che nel suo sito internet potranno leggere i nominativi di chi ha trattato i loro dati;
- garantire pubblicamente la cancellazione immediata che la banca dati che si è creata con le loro iscrizioni, garantendo altresì che NON è stata e non sarà ceduta ad alcuno e chi ha trattato le informazioni;
- il numero di coloro che si sono presentati con l’autocaravan;
- rendere pubblici anche i singoli importi di coloro che le hanno versato delle somme per pubblicità o altro;
- inserire nel suo sito internet e comunicarci la PEC in modo che le comunicazioni siano certe.
Isabella Cocolo, Presidente”
Qui invece potete trovare le precisazioni della Città Metropolitana (articolo qui).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 13 ottobre 2019