Bosco ai Frati, un nuovo spazio museale
MUGELLO – Sabato 7 Ottobre, alle ore 10:00, il convento di Bosco ai Frati apre le sue porte per l’inaugurazione del nuovo museo nella sala della ex biblioteca e per la presentazione del busto in gesso tratto dal calco del Cristo di Donatello. Alla presenza del sindaco del comune di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, dell’assessore alla cultura, Marco Casati, e del Dottor Claudio Paolini della Soprintendenza di Firenze.
Apertura del nuovo spazio museale, allestito nella sala della ex biblioteca del convento. Cento metri quadrati di esposizione con dipinti, piccole sculture, terrecotte, reliquiari, casule e stole, piviali, teli per calici. Oggetti reperiti e tratti dalle stanze inaccessibili ai visitatori ed in angoli meno frequentati dell’ampio plesso francescano. Precisamente: 11 dipinti, fra i quali spiccano San Filippo Neri, San Luigi Re dei Francesi (protettore dei terziari francescani), San Sebastiano, San Domenico di Guzman, San Antonino vescovo. Poi una statuetta di Sant’Antonio da Padova in alabastro, un crocifisso in ceramica bianca della manifattura di Doccia (1720-1730) e cinque vetrinette di reliquiari. Ancora, “la Pietà”, in gesso, e un “Sacro Cuore”, in terracotta, di Padre Edoardo Rossi, le stampe incise di Cosimo Magalli (1711).
Inoltre, seppure relativamente recente, quella che è da considerarsi forse la prima fotografia del Mugello scattata da Anton Hautman (1859 ca.), la facciata della chiesa del convento, con impresso il logo dell’autore.
Infine, nella “sala del capitolo”, sede del museo ove è conservato il crocifisso ligneo di Donatello, è visibile da alcune settimane anche il busto in gesso, tratto dal calco del crocifisso quattrocentesco, che lo scultore e restauratore Pellegrino Banella (1912-1990) realizzò prima del restauro, nel 1959. Il busto delle dimensioni di 58 x 43 x 31 cm. evidenzia, con una colorazione nerastra, le parti rimosse dal crocifisso originale durante quel restauro. Sostanzialmente alcune ciocche di capelli, in gesso, forse introdotte nel precedente restauro, quello eseguito, all’epoca, da “un dipintore” di Scarperia, a seguito del terremoto del 13 giugno 1542. Il trasferimento dal deposito della Palazzina Poggi (Firenze), concordato e autorizzato dalla Soprintendenza, è stato effettuato il 10 luglio 2017.
Ricordiamo l’evento: sabato 07 Ottobre, ore 10:00 – arte, storia, cultura, identità di un territorio.
Il Filo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 ottobre 2017