“Caro Sindaco, è l’ora di prendere provvedimenti”: una lettera del Comitato di Massorondinaio
SCARPERIA E SAN PIERO – Il Comitato dei Cittadini di Massorondinaio, che contesta la presenza dell’impianto per il bitume, torna a farsi sentire, e stavolta sollecita il sindaco Federico Ignesti a intervenire e a far predisporre una valutazione di impatto sanitario. Ecco il testo integrale della lettera.
Egr. Sig. Sindaco, abbiamo appreso da più parti dei suoi solleciti a Regione, Arpat e Azienda USL affinché intervengano per porre rimedio ai continui disagi provocati dall’impianto di asfalto e segnalati da molti cittadini (ricordiamo l’esposto inviato alla Procura a firma di 733 persone).
Come è stato spiegato dal giurista ambientale che segue il comitato in questa vicenda, la questione giuridicamente è chiara. Ci sono evidenti violazioni alle prescrizioni della autorizzazione; ci sono i disagi manifesti che vanno avanti da tempo come ha confermato lei stesso in alcune occasioni; l’industria di cui parliamo è insalubre di prima classe e secondo la legge deve stare lontano da aree residenziali salvo che dimostri di non produrre “nocumento” alla salute dei cittadini; il sindaco è la massima autorità sanitaria nel territorio comunale e ha titolo a tutelare la salute dei cittadini che rappresenta a prescindere dal ruolo di Arpat e Asl. Quindi oltre al potere di ordinanza esercitabile nel caso in esame, visto il quadro esistente sopra esposto, lei avrebbe potuto e può tuttora, considerato che la situazione va avanti da tempo, far predisporre una valutazione di impatto sanitario.
Allora perché non lo fa? Tra l’altro il parere sanitario noi lo abbiamo anche richiesto con l’istanza inviata il 30/12 (protocollo n. 1/2018) ma non abbiamo mai ricevuto risposta, tant’è che in questi giorni ci siamo rivolti al Difensore Civico della Toscana.
Nella zona vivono molti bambini, alcuni hanno gravi problemi di salute e i solleciti fini a se stessi non bastano.
Quindi, visto che a breve scadranno i termini della diffida della Regione Toscana nei confronti dell’impianto, ci auguriamo quantomeno che continui a sollecitare, in particolare la Regione Toscana affinché alla scadenza della diffida ottemperi a quanto dichiarato, ovvero la sospensione o la revoca dell’autorizzazione, se le prescrizioni continueranno a essere disattese.
In questo caso il suo sollecito avrebbe un senso.
Comitato cittadini di Massorondinaio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 giugno 2018