CAS di San Pellegrino, le riflessioni di “Bene Comune”
FIRENZUOLA – A seguito della riflessione dell’assessore Brunetti, relativa al CAS di San Pellegrino (articolo qui) la civica “Bene Comune” esprime alcune considerazioni. Le riportiamo di seguito:
Nei giorni scorsi è apparsa sulla stampa una nota dell’Assessore Brunetti relativa al CAS di San Pellegrino. La lettura di tale nota ci porta a fare alcune considerazioni, prima delle quali ci preme ribadire che siamo pienamente coscienti che la situazione è complicata: sia per chi scappa da paesi di guerra o privi di speranza, sia per chi abita nella frazione che ospita la struttura e sia per chi amministra il Comune.
Dall’intervento dell’Assessore Brunetti si deduce che l’Amministrazione ha subito tutta la vicenda legata al CAS, a cominciare dalla scelta del suo “posizionamento” e parla di “numerose segnalazioni”: a noi risulta che, in tre anni di presenza del CAS, siano state fatte solo n. 3 segnalazioni. Se il problema era ed è così importante forse sarebbe stata opportuna una maggiore pressione sulla Prefettura per cercare una soluzione.
Altra considerazione: perché l’Amministrazione per l’integrazione ha lasciato che fosse solamente il volontariato a fare qualcosa?
Ancora: se il problema è così scottante, crea disagio ad una parte della cittadinanza, perché la maggioranza ha bocciato la nostra mozione discussa il 7 novembre 2024? (Dal minuto 1:02:10)
Era una mozione con proposte molto pragmatiche e con un piano di azione che, vista la difficoltà della situazione, ci sembrava buono e attuabile: ricordiamo che, in particolare, voleva impegnare l’Amministrazione a:
1. Incontrare il Prefetto di Firenze per discutere le difficoltà legislative sull’integrazione dei migranti e la richiesta di manodopera.
2. Rivedere il numero di richiedenti asilo a San Pellegrino per facilitare l’accoglienza.
3. Garantire prevenzione sanitaria e assistenza medica agli ospiti del CAS.
4. Creare un tavolo di coordinamento con tutte le parti coinvolte per gestire l’accoglienza, corsi di italiano, formazione civica e inserimento lavorativo, includendo biglietti per i mezzi pubblici per i corsisti.
Vi ricordate come è andata a finire? Che il Vicesindaco ha detto che non hanno tempo di fare tutti questi tavoli perché devono lavorare, dopo aver fatto citazioni improbabili di film americani, e il Sindaco invece di rispondere, ha iniziato ad inveire contro il nostro capogruppo, quasi gridando, “che aveva rotto”. (Dal minuto 1:33:00)
Risultato? La mozione è stata bocciata e le risposte ai Cittadini non sono state date.
Successivamente è stato fatto un incontro con le Associazioni in cui l’Amministrazione ha elencato loro cosa avrebbero potuto fare; dell’incontro con il Prefetto (richieste scritte da parte del Sindaco non ce ne sono), da novembre a oggi, non ne sappiamo nulla.
Non vogliamo in nessun modo che passi il messaggio che noi abbiamo ceduto alle provocazioni, noi abbiamo esercitato le nostre prerogative: abbiamo semplicemente mantenuto la calma e il rispetto fino alla fine.
Invece di scrivere comunicati per cercare di far tenerezza alla popolazione scaricando, come al solito, la responsabilità sugli altri, sarebbe opportuno al prossimo Consiglio arrivare con i fatti e un piano di azione concreto. Noi ci siamo, come sempre, per discuterne e dare il nostro contributo.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 Febbraio 2025