Caso “Malacarne”. Rifondazione: “Comune e Unione montana rivedano i criteri di assegnazione delle forniture”
BORGO SAN LORENZO – In merito alla vicenda del caso “Malacarne” (articolo qui e qui) in cui sono state poste sotto sequestro centinaia di chili di cibo avariato e arrestate cinque persone della ditta di Monsummano Terme, azienda che rifornisce una trentina di mense scolastiche tra cui quelle di Borgo San Lorenzo, Firenzuola e Dicomano, i cui sindaci hanno già provveduto a dare rassicurazioni sulla garanzia del rispetto degli standard qualitativi e di controllo su quanto poi effettivamente è messo nel piatto dei giovani alunni (articolo qui), il circolo borghigiano di Rifondazione commenta: “La salute e la sicurezza dei bambini deve essere prioritaria rispetto alle logiche di risparmio. Comune e Unione montana rivedano subito i criteri di assegnazione delle forniture”.
“Il PRC – è scritto nella nota – già in fase di definizione dell’appalto a fine 2014 aveva sollevato con forza forti dubbi e perplessità sulle modalità adottate per la scelta dei fornitori stessi. Con un’interrogazione presentata nel novembre 2014 in Unione montana Mugello, il gruppo di Rifondazione comunista aveva fortemente criticato il criterio del ‘prezzo più basso’ per la scelta degli assegnatari, ritenendo tale modalità non adatta a garantire adeguati livelli di qualità dei prodotti per un un così importante e delicato servizio, considerando, al contrario, come naturale conseguenza di tale scelta un peggioramento inaccettabile dei livelli di sicurezza del cibo fornito agli utenti. Ancora una volta emerge con chiarezza che la logica del risparmio non può e non deve essere alla base dei servizi pubblici, pena la compromissione della loro offerta”.
La loro idea era quella dello “scorporo delle forniture, così da evitare lo strumento della gara e arrivare a assegnazioni accessibili alle aziende del territorio per una tracciabilità certa e sicura dei prodotti“, che non fu accolta. Oggi Rifondazione torna a proporla, chiedendo “al sindaco Omoboni, in attesa di sapere se in che quantità i prodotti avariati siano o meno arrivati alla mensa di Borgo San Lorenzo, che l’inversione di tendenza sia netta”.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 novembre 2017