Caso Tomada, consigliera comunale di Vaglia. Il sindaco Borchi spiega le sue ragioni
VAGLIA – La consigliera Tomada (articolo qui) si è candidata al consiglio comunale nella lista “Leonardo Borchi Sindaco”, appoggiata dal Partito Democratico e dalla lista civica Per Un’Altra Vaglia (Puav). E’ stata la prima dei non eletti ed è entrata in consiglio, circa due anni fa, in surroga di una consigliera che si era dimessa.
Sottolineo che la sig.ra Tomada faceva parte, alle primarie del Pd, del comitato elettorale di una mia concorrente, la sig.ra Marinella Rocchi. Dopo la mia elezione a sindaco la sig.ra Tomada ha avuto nei miei e nei confronti dell’Amministrazione, all’interno del circolo del Pd di Vaglia, un atteggiamento molto critico, direi pregiudizialmente contro, in linea con il gruppo di delegati, di cui ho denunciato “l’ostilità a prescindere”.
Una volta entrata in consiglio comunale è naturalmente venuta a far parte del gruppo di maggioranza ed ha partecipato a tutti gli incontri ufficiali (preconsigli, incontri di informazione, ect.).
Fin dall’inizio ha manifestato un comportamento diffidente nei confronti degli altri 12 componenti il gruppo di maggioranza. Senza darne comunicazione, preferiva estrarre la documentazione direttamente dagli uffici, piuttosto che chiedere lumi agli assessori o discutere di eventuali dubbi e perplessità all’interno del gruppo. La documentazione poi, naturalmente, era veicolata ai suoi interlocutori del Pd locale, di cui, evidentemente, si fidava.
Hai un problema sul miglioramento sismico della scuola? Perché non interroghi l’assessore ai Lavori Pubblici? No, le domande, ma le definirei “interrogazioni”, con tanto di puntigliosi richiami ad atti ufficiali (come potrebbe fare l’opposizione in consiglio) la sig.ra Tomada li faceva nelle assemblee pubbliche. Si proponeva più come una “rappresentante critica del Pd” piuttosto che un membro del gruppo di maggioranza consiliare. Legittimo senz’altro. Inopportuno e incongruente per il rapporto di fiducia che deve esistere all’interno di un gruppo politico.
I nodi sono venuti poi al pettine quando la segreteria del Pd di Vaglia diramò il diktat, ai consiglieri del Pd, di votare in consiglio comunale contro la proposta dell’Amministrazione di portare, in copianificazione in Regione, nell’ambito del Piano Strutturale, alcune schede di interventi. L’unico consigliere che si attenne all’ordine del Pd fu Tomada.
A seguito di quel voto con cui la maggioranza approvò la proposta, la segreteria del Pd locale emise un comunicato stampa in cui, oltre a fare dichiarazioni menzognere (“cementificazione del Comune… di 160.000 mq, pari a 23 campi da calcio”!) affermava che il “Partito… a questo punto non può più assumersi alcuna responsabilità per le scelte che questa (Amministrazione) intende portare avanti a danno dei suoi cittadini, alle quali continuerà ad opporsi in tutte le sedi”.
Insomma il Pd locale si schierava all’opposizione.
Nella riunione del gruppo di maggioranza del 6 giugno scorso fu chiesto, alla Tomada, come si posizionava a questo punto: con l’Amministrazione o con la segreteria del Pd? Come avrebbe inteso votare in consiglio nel futuro? La risposta fu evasiva. Come dire, un piede su staffe. Visto che il rapporto di fiducia con il gruppo di maggioranza, mai creatosi, era definitivamente morto, da parte di tutti i componenti presenti, le fu specchiato che si era messa al di fuori del gruppo stesso e che da allora in poi non sarebbe stata più fatta a parte delle decisioni.
Lunedì 30 luglio scorso la consigliera Tomada si è presentata ad un incontro dei tecnici che stanno redigendo il Piano Strutturale con il gruppo di maggioranza. In vero, sulla scorta di un promemoria, una road map delle fasi di redazione del Piano, che aveva ricevuto quando era ancora nella mail list dei consiglieri. L’incontro di informazione, propedeutico a redigere una proposta per il consiglio comunale, quindi un atto proprio dell’organo di governo, non quindi partecipativo e tanto meno da condividere con le minoranze-opposizioni, era riservato appunto ai componenti del gruppo di maggioranza.
Educatamente ho comunicato alla consigliera Tomada che non poteva parteciparvi.
“Sei all’opposizione non puoi prendere parte alle decisioni della maggioranza”.
Sono le regole della democrazia.
Augh.
Il Sindaco Leonardo Borchi
N.B.: Per tutti coloro a cui non sono stato chiaro ed a chi fa finta di non capire.
Io al momento sono iscritto al Partito Democratico e rimango, per ora almeno, nel Partito Democratico, anche se non capisco bene cosa ci sia rimasto del e nel Partito nazionale. Ma ritengo che in questo momento di deriva regressiva, populista, discriminatoria, ed anche volgare, di questa nuova destra, sia importante riaffermare i valori della solidarietà, della responsabilità, del rispetto che sono stati propri della sinistra.
Ad oggi non so trovare un contenitore migliore dove questi valori siano rappresentati, se non nell’istituzione del Partito Democratico, ma almeno in tante persone che vi fanno parte. Magari spaesate a bestia.
Non voglio e non faccio invece più far parte del Circolo del Pd di Vaglia, dove ho preso la tessera, dove ho trovato un’ostilità pregiudiziale via via sempre più montante.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 agosto 2018