Centro Piscine di Borgo San Lorenzo, a giugno riaprono le vasche esterne. E il sindaco fa il punto (anche con un pizzico di polemica)
BORGO SAN LORENZO – Stanno procedendo i lavori di ristrutturazione del centro piscine di Borgo San Lorenzo, iniziati a ottobre 2023 con la demolizione della cupola e il rifacimento della struttura.
“Sulle piscine – sottolinea il sindaco Omoboni – in questi anni abbiamo fatto un lavoro incredibile. 450mila euro per le vasche esterne, 2milioni e 400mila euro per il nuovo impianto e spogliatoi, oltre ai quasi 600mila euro di spese per mantenere aperto l’impianto sia nel periodo covid che nel periodo di aumento spaventoso delle bollette, mentre molti altri impianti in Toscana e in Italia hanno chiuso”.
Si è parlato anche di ritardi nel progetto. Su questo Omoboni sembra fare mea culpa, ma non manca di evidenziare le responsabilità dell’ex-assessore allo sport Gabriele Timpanelli: “Gli unici ritardi sono stati nella fase progettuale, ed è colpa mia, perché ho delegato a seguire il progetto chi si ostinava a voler portare avanti una cosa irrealizzabile, dal punto di vista economico e funzionale, un progetto con vasca interna con una profondità unica di 180 cm. Una vasca nella quale avrebbero nuotato solo atleti ben preparati, non rendendola fruibile al 95% degli utenti, infatti non avremmo potuto ospitare i corsi di nuoto, gli studenti delle scuole, gli anziani, non avremmo potuto fare fitness, ospitare le gestanti, fare riabilitazione, insomma una piscina a disposizione di pochi, pochissimi, ma a carico di tutti naturalmente. Con Franco Frandi ci siamo subito dedicati ad un progetto serio e in linea con i soldi a disposizione”.
Dopo la polemica Omoboni torna all’apertura estiva delle vasche esterne: “Questa – ribadisce – è prevista per il primo o secondo fine settimana di giugno. Verranno presi degli accorgimenti, con l’accesso degli utenti dal lato ovest del bar, il cantiere sarà circoscritto all’area verde del lato est fra il parcheggio e la vasca grande, l’area di cantiere sarà delimitata dal piano vasca con un’apposita recinzione”.
“La prossima amministrazione – prosegue Omoboni – dovrà fare di tutto per gestire i lavori e riaprire l’impianto in autunno, come da piano concordato con la ditta. Mi auguro ci sia una giunta che sa di cosa si parla e capace di gestire progetti e appalti di questo tipo. Giovanni Incagli, insieme ai dipendenti e ai collaboratori, ha fatto un lavoro egregio. Se è stata garantita l’attività in questi 10 anni, è merito sopratutto suo e loro. E della Uisp che è stata collaborativa. Nel 2014 mi trovai coi revisori dei conti della società che avevano portato i libri in tribunale per il fallimento. Giusto per ricordarlo a tutti. Per il futuro spero che l’Unione dei Comuni finalmente entri nella società, può essere uno strumento utile anche per gestire altri impianti natatori e impianti sportivi nel Mugello, con una rappresentanza territoriale nella società”.
“Anche questa estate – sottolinea l’amministratore di ViviLoSport Incagli -, nonostante tutto e tutti, ci saremo. Ci saremo con le vasche esterne aperte, ci saremo con i centri estivi più scelti dalle famiglie del Mugello. Con orgoglio possiamo rivendicare questo primato, lavorando correttamente in termini di adeguamento alle norme fiscali, nei contratti di lavori, nei compensi agli istruttori e sulla sicurezza. La qualità paga sia in termini numerici che con la soddisfazione do vedere i bambini tornare di anno in anno. La ViviLoSport ha grandi progetti per il futuro a cominciare dalla riapertura in autunno dell’attività nelle vasche interne. Tutto è stato reso possibile da una collaborazione strettissima con l’amministrazione Omoboni, da un clima interno favorevole, oltre che da collaboratori, capaci e professionali”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 aprile 2024
Dalle parole del sindaco si percepisce orgoglio per aver speso 3 Milioni 450 mila euro, di soldi pubblici, lasciando l’impiantistica (le piscine) come progettate oltre 80 anni fa. E si vanta pure di non averle rese fruibili dalle associazioni sportive che, da che mondo è mondo, danno un senso agli impianti sportivi e non ne rappresentano certo un limite.
Possiamo solo condividere con lui la speranza che la prossima amministrazione sia capace.
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