“Chi ha sbagliato dovrà risarcire il danno”, il sindaco Omoboni fa chiarezza sul caso MultiPiù
L’interrogazione di tutti i gruppi di opposizione, nuovamente, sul Multi+, l’edificio di viale Kennedy http://www.ilfilo.net/multi-e-ora-arriva-lo-sfratto-per-le-associazioni-ospitate/, e pagato 700 mila euro dal Comune, senza che esso sia ancora di sua proprietà, ha contribuito a fare chiarezza. Perché il sindaco Paolo Omoboni non ha dato risposte ambigue o in politichese, ma ha messo i puntini sulle i: “Abbiamo fatto tutti i passi doverosi -spiega Omoboni- per poter riavere un bene già completamente pagato, ma di cui non siamo proprietari. Aspettiamo l’evoluzione del contenzioso civile. Così come doverosa è la denuncia per presunto danno erariale: se perdessimo il bene, con un danno ingente per il patrimonio comunale, chi ha eventualmente commesso errori o leggerezze dovrà risarcire il danno all’amministrazione”
Luca Margheri, capogruppo della lista civica “Cambiamo, insieme!”, primo firmatario dell’interrogazione, adesso è soddisfatto: “Non era possibile far finta di niente, o addirittura coprire le malefatte della vecchia amministrazione. Ora invece si sono messi i presupposti per fare la necessaria chiarezza, e ne do atto al sindaco Omoboni. Spero che davvero Corte dei Conti e Tribunale si muovano con rapidità ed efficacia. Sarebbe clamoroso che una vicenda del genere non vedesse alla fine alcuna responsabilità. Perché responsabilità ci sono, e gravi. Pagare interamente un bene -come ha fatto l’amministrazione comunale borghigiana- senza sottoscrivere l’atto di compravendita, o acquistare un immobile senza accertarsi che fosse libero da ipoteche sono cose che hanno dell’incredibile”. Per questo rilancia: “Sto pensando all’opportunità, in attesa dei giudizi della Magistratura, di una commissione d’inchiesta che ricostruisca quello che è avvenuto, anche per quanto riguarda le responsabilità politiche”.
Ma vediamo intanto quello che il Comune ha fatto così come lo ha esposto il sindaco Omoboni nella sua risposta in consiglio.
Su due fronti. In primo luogo il contenzioso civile.
Già il 29 maggio 2015 il Comune ha proposto davanti al Tribunale di Firenze, azione giudiziaria di cui all’art. 2932 c.c., con contestuale domanda di condanna alla rimozione degli oneri reali gravanti sul bene e/o riduzione del prezzo pagato e/o condanna al risarcimento dei danni. La causa è stata iscritta regolarmente a ruolo e l’atto di citazione notificato a controparte. La causa è stata assegnata al Giudice, che ha fissato per la prima udienza di comparizione la data del 26.2.2016, regolarmente tenutasi ed alla quale la controparte risulta non costituita. La domanda giudiziale è stata, come noto, proposta dall’Amministrazione contro la Coop, per l’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto di trasferimento dell’immobile in questione, stante l’inadempienza della Cooperativa. In sostanza è stato chiesto al Tribunale di Firenze l’emissione di sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. La prossima udienza è stata fissata dal Giudice per il giorno 16.9.2016.
Poi c’è la denuncia per danno erariale.
La si è inoltrata alla competente Procura della Corte dei Conti, con allegata documentazione varia. La Corte dei Conti con nota del 02/04/2015 ha riscontrato la denuncia, e ha poi convocato il Comune per acquisire informazioni in merito alla vicenda, regolarmente rese in data 02/10/2015. A metà ottobre dello stesso anno sono state inviate, su richiesta della Corte, ulteriori documentazioni ed informazioni aggiuntive in merito. Ma da allora non si hanno, ad oggi, ulteriori e formali notizie sullo stato del procedimento.
Il sindaco Omoboni ha dato notizie anche per quanto riguarda il concordato preventivo, cosa che riguarda direttamente la vicenda Multi+, perché in caso di “fallimento” della Cooperativa Della Casa, a causa dell’ipoteca, l’immobile, pur pagato dal Comune, passerebbe alla Banca del Mugello.
Ebbene, fa sapere il sindaco, in data 01/10/2015 la Cooperativa della Casa ha fatto pervenire al Comune comunicazione del deposito presso la cancelleria fallimentare, in data 31/07/2015 di richiesta di concordato preventivo, invitando tutti i creditori a comunicare l’ammontare dei rispettivi crediti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 giugno 2016