Comitato “Per la Valle Acerreta”: una bella realtà di volontariato marradese. Eletto presidente il giovane Fabio Gurioli
MARRADI – Lo scorso 14 dicembre il comitato “Per la Valle Acerreta” ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, nominando come presidente Fabio Gurioli, un giovane ragazzo che da tempo si impegna per la sua frazione. L’abbiamo intervistato per approfondire e conoscere meglio questa realtà.
Fabio, prima di tutto parlami un po’ di te e di quello che fai. Sono nato a Faenza ma ho sempre vissuto a Lutirano. Figlio di agricoltori diretti ho dunque capito fin da bambino l’importanza di curare il territorio e salvaguardarlo proprio anche mediante alcune pratiche agricole come la regimazione delle acque o la pulizia dei corsi fluviali. Ho studiato a Faenza presso l’istituto L. Bucci dove mi sono diplomato come tecnico dell’industria meccanica. Partecipo da anni alla vita attiva della frazione in termine di lavori e/o avvenimenti sempre sulla base del volontariato. Tutt’ora lavoro in un comune della Romagna limitrofo a Marradi e non c’è cosa più bella che tornare a casa la sera nella nostra valle.
Da cosa nasce l’interesse per il comitato e per la frazione di Lutirano? Il mio interesse non è per il comitato inteso come “ente” ma per quello che il comitato inteso come gruppo di persone può fare per valorizzare il territorio. Questo gruppo di persone si è dato un’entità giuridica circa quattro anni fa per poter gestire al meglio le faccende burocratiche anche in termini di sicurezza ma in realtà sono le stesse persone che già dapprima si davano molto da fare per il paese. Per quanto riguarda la mia presidenza, date le dimissioni del precedente presidente, il consiglio mi ha proposto poi votato ed ho accettato l’incarico. Spero di riuscire a ricambiare la loro fiducia tramite il mio lavoro.
Di cosa si occupa e come opera il comitato di cui sei presidente? Il comitato, che a me piace chiamarlo “gruppo di amici”, si adopera principalmente nel cercare di ovviare ad alcune carenze nel territorio o nella quotidianità della società che possano influire negativamente sulla valle, dal trattare con gli enti competenti dal problema degli asfalti, ad esempio, alla semplice potatura del verde nel nostro parco lungo il torrente Acerreta. La sede legale del comitato è il “centro civico” di Lutirano, nato con la collaborazione dell’allora amministrazione Bassetti e del fu Mons. Bruno Maglioni al quale va un piacevole ricordo e pensiero.
Come è la realtà di Lutirano? Lutirano, come tutta la valle, risente del fatto di essere la periferia della città metropolitana e la sua lontananza dai centri decisionali accentua questo problema. Posso capire che in momenti di crisi economica globale come questo alcuni servizi possano variare o sparire, se superflui, ma questo non toglie il fatto che gli essenziali debbano essere lasciati a se stessi. Molto probabilmente perché se si fa qualcosa di bello a Firenze se ne accorge più gente. La nostra valle però vanta un lento ma visibile ripopolamento, forse perché si sta riscoprendo il suo vero potenziale; a tal proposito un caro saluto a tutte le aziende agricole, alcune delle quali da molti anni lavorano le nostre terre e vantano in alcuni casi la loro sussistenza mediante la trasformazione diretta dei loro prodotti, dai formaggi alle carni e al pane; a tutti gli artigiani, dall’idraulico all’operatore forestale; allo storico negozio in via provinciale garanzia e servizio fondamentale per Lutirano; al centro di meditazione vipassana; ai ristoratori e alla SAM che da anni mantengono la loro sede nella nostra frazione; ed al consiglio ed alla gestione del Circolo parrocchiale c.s.i. fulcro delle attività ricreative della zona al quale sono particolarmente affezionato.
Quali sono le tue prospettive per il future e cosa ti piacerebbe realizzare insieme al comitato? La prospettiva futura è quella di continuare a garantire un servizio per la zona. Abbiamo discusso in consiglio di alcuni scopi da raggiungere ma ora mi sembra prematuro parlarne. Sicuramente ci proporremmo senza limiti in modo da arrivare più in alto possibile ai nostri progetti e mettercela tutta per tali cause, una tra le prime risolvere in rapidità il ridimensionamento dell’orario dell’ufficio postale.
Rodrigo Baldassarri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Gennaio 2016