I container nella scuola elementare, una sconfitta. Piera Ballabio va all’attacco
BORGO SAN LORENZO – Piera Ballabio, ex-capogruppo di “Libero Mugello” prende spunto dal recente arrivo dei containers (articolo qui) per la scuola elementare di via Leonardo da Vinci a Borgo San Lorenzo per rileggere le scelte, o le non-scelte, delle amministrazioni comunali borghigiani.
“I container che stanno installando nel giardino della scuola elementare – scrive Ballabio – sono di fatto una sconfitta per il nostro paese. Una sconfitta per la politica locale degli ultimi quindici anni. Una politica incapace di confrontarsi per trovare soluzioni “per il bene di tutti i cittadini”.
Più volte la lista civica di cui ho fatto parte “Libero Mugello” ha chiesto al sindaco Bettarini e alla sua maggioranza un esame approfondito e realistico sulla situazione scolastica. Esame sempre rifiutato.
Ricordo ancora l’aspra polemica nel 2011 sulla decisione di vendere il plesso con problemi sismici di Via Don Minzoni e di costruire un nuovo grande polo scolastico.
Facemmo notare come la vendita con un introito previsto di oltre due milioni di euro fosse illusoria così come era irraggiungibile finanziariamente da parte del comune la realizzazione del nuovo grande complesso.
Abbiamo proposto di valutare sia la messa in sicurezza del vecchio edificio scolastico che la possibilità di abbattere e ricostruire in quell’area già pubblica e dotata di opere di urbanizzazione una nuova scuola (una bella, sicura e confortevole scuola di legno!) in grado di ospitare 15 classi e 5 locali per attività. La Regione aveva allora messo a disposizione 400.000 euro: sarebbe stato necessario sulla parte eccedente acquisire un mutuo. Ma credo che nessun cittadino si sarebbe detto contrario ad una operazione da sempre considerata prioritaria nella gestione comunale.
E comunque con politiche oculate sotto il profilo finanziario si sarebbero trovati fondi in grado di supportare in buona parte tale operazione: ad esempio facendosi versare gli oneri di urbanizzazione per le nuove aree abitative invece di accettare in cambio immobili come la sciagurata “Casa delle Associazioni” o come l’appartamento a grezzo nell’area della Torre. Se il comune si fosse dotato per tempo di un progetto esecutivo avrebbe potuto ricorrere ai finanziamenti statali messi a disposizione per la sicurezza degli ambienti scolastici. Oggi invece siamo a spendere una risorsa preziosa (150.000 euro) per i conteiner che poi verrano dismessi. E comunque non avremo nel prossimo futuro una situazione scolastica di ideale vivibilità.
Un’ultima considerazione: la trasparenza sulla situazione dell’edilizia scolastica è atto dovuto per l’importanza che essa riveste per l’intera comunità: è stato grave aver saputo solo grazie ad una lettera di un genitore dello stato di pericolosità delle aule per le elementari limitrofe alla scuola media”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 settembre 2017
Brava, Piera. Questa è una bella lezione di raagionamento politico!
Ciò che accade oggi non era ineluttabile: allarghiamo lo sguardo e facciamo uno sforzo di memoria. Sono nauseato dalla pigrizia intellettuale che avvelena i social e la vita pubblica.